Comincia il processo di privatizzazione della Nova Ljubljanska Banka. L'istituto di credito e l'SDH - la holding che gestisce la proprietà statale - hanno annunciato l'intenzione di avanzare la prima offerta di azioni NLB sulle Borse di Lubiana e Londra. Ciò avverrà il 26 ottobre. Verranno piazzate da un minimo di 50 per cento più una azione della banca, fino ad un massimo del 75 per cento meno una azione. Dopo il tentativo a vuoto dello scorso anno, sembra che questa volta la vendita del principale istituto di credito sloveno andrà in porto, tra l'altro bisogna rispettare le condizioni poste dalla commissione europea. Gli esperti del settore sono concordi nel valutare che il momento per l'operazione non è dei migliori; nessuno si sbilancia su quali saranno i nuovi proprietari, in quanto la struttura societaria dipenderà molto dalla situazione sul mercato e dall'interesse durante il periodo della vendita. Ricorderemo che lo scorso anno, l'allora esecutivo Cerar aveva interrotto l'iter, in quanto insoddisfatto del prezzo, ritenuto eccessivamente basso. Ora, calcoli approssimativi danno per il 75 percento delle ezioni della NLB un valore che si aggira sul miliardo e mezzo di euro. L'ex ministro delle Finanze, Dušan Mramor, teme che lo stato abbia ritardato troppo nell'avviare le procedure di vendita, alcuni mesi almeno; non si può però parlare ancora di scenario peggiorato in maniera significativa, precisa Mramor, ricordando che, comunque, il valore delle azioni delle principali banche di investimento statunitensi sta già scendendo. Non si ha informazione di investitori strategici interessati ad acquisire la maggioranza del pacchetto azionario dell'istituto sloveno o se prevarrà la richiesta di quote di minoranza. In ogni caso, avvertono gli esperti di finanza, i rischi in una vendita pubblica sono sempre presenti. Sarà importante vedere il valore delle azioni della Nova Ljubljanska Banka il 26 ottobre, quando scatterà la prima offerta; a fine giugno la quotazione di ogni singola azione era di 75,4 euro.