Zmago Jelinčič / MMC RTV SLO Foto:
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Dopo il presidente di Nuova Slovenia, Tonin, il leader del Partito democratico sloveno Janša ha incontrato oggi quello del Partito nazionale, Jelinčič. Entro le 14 di domani il leader SDS dovrà comunicare al Capo dello Stato, Pahor, se accetta e rinuncia definitivamente la candidatura a mandatario.

Zmago Jelinčič non ha voluto commentare di fronte alla stampa i contenuti dei colloqui, tuttavia ha espresso alcune significative dichiarazioni: Jelinčič in sostanza vedrebbe meglio un governo-Janša che uno guidato da Marjan Šarec. Un governo di centro-destra nel quale - sempre secondo il leader SNS - dovrebbero entrare Nuova Slovenia, lo stesso Partito nazionale e la Lista Marjan Šarec. Un governo con quattro formazioni politiche - ha concluso Jelinčič - garantirebbe maggiore stabilità di uno formato da sei, come quello che il centro-sinistra sta cercando di mettere assieme. Anche se Šarec riuscirebbe nell'intento di formare una maggioranza - aggiunge Jelinčič - sono convinto che diverrebbe ostaggio dei partner. Per quanto riguarda il suo Partito nazionale - formazione di estrema destra rientrata in parlamento alle scorse elezioni dopo eserne rimasta fuori per due mandati - Jelinčič dichiara che la decisione di sostenere un eventuale governo-Janša è stata presa ormai da tempo e non è dunque un'opzione adottata negli ultimi giorni. I tempo ormai stringe. La possibilità per presidente della Repubblica, Borut Pahor, di proporre il nome di un mandatario scade lunedì.