Alberto Scheriani Foto: Archivio personale
Alberto Scheriani Foto: Archivio personale

Confermati, non senza ritardi, per la lentezza con la quale sono stati pubblicati, i risultati per i seggi specifici al consiglio comunale e per il consiglio della CAN di Capodistria.

La comunità nazionale italiana continuerà ad essere rappresentata in a Capodistria da Alberto Scheriani, che ha ottenuto il maggior numero delle preferenze (301 voti) e Mario Steffè con 244 voti. Torna in consiglio comunale, dopo un mandato di pausa, Ondina Gregorich Diabatè terza con 203 voti. Fuori Damian Fischer che si è fermato a 172, Mariella Zanco Tavernise 134 e Bruno Orlando 110.

Nessuna sorpresa per quanto riguarada il Consiglio della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Capodistria, tenendo conto che la lista "La nostra voce per Capodistria", unica in lizza, si ripresentava con gli stessi 9 effettivi dello scorso mandato. Il più votato, ancora una volta, è risultato Alberto Scheriani con 300 voti. A seguire Roberta Vincoletto 224, Damian Fischer 197, Marco Apollonio 190, Gianfranco Stancich 179, Luisa Angelini 166, Sandra Vitoševič 162, Fulvio Richter 160 e Maria Pia Casagrande 149.

"Innanzittutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno votato me e la nostra lista per la CAN- il primo commento di Scheriani - e personalmente sono molto contento di aver tutti questi voti. Sono convinto che il lavoro svolto in questi ultimi quattro anni abbia dato i suoi frutti e che la gente lo abbia apprezzato."

In merito alle strategie future in seno al consiglio comunale e alla CAN di Capodistria Scheriani precisa che "in questo momento dobbiamo lavorare per formare la CAN di Capodistria, dopodichè verranno nominati i rappresentanti nella CAN Costiera. Per quanto riguarda il consiglio comunale, i consiglieri della comunità nazionale italiana sono stati eletti, dopo l'elezione del sindaco discuteremo con lui le questioni che ci riguardano - dalla nomina del vicesindaco italiano ai nostri membri nelle commissioni e nei comitati comunali e su quello che sarà il programma di lavoro per i prossimi 4 anni; perchè noi, come traspare anche dal nostro programma di lavoro, abbiamo determinate esigenze e naturalmente cercheremo di farle valere." (ld)