Proseguono le proteste a Hong Kong. Dopo lo sgombero delle strade del centro da parte della polizia i manifestanti si stanno spostando nei pressi delle sedi istituzionali in vista delle manifestazioni in programma oggi, tra cui lo sciopero generale di lavoratori, insegnanti e studenti. Sono state riaperte le strade intorno al parlamento e agli edifici governativi. Ieri hanno partecipato oltre 2 milioni di persone alle proteste contro gli emendamenti della nuova legge sull'estradizione in Cina. La protesta è andata in scena per la seconda domenica di fila, e ha raccolto il doppio dei manifestanti della prima manifestazione contro la legge sulle estradizioni in Cina. Una partecipazione enorme se si valuta il totale della popolazione dell'ex colonia britannica, oltre 7,4 milioni di persone. Essendo stata annunciata dagli organizzatori, la polizia ha facilitato l'accesso della marea di gente aprendo più corsie stradali; nonostante ciò dopo quasi 2 ore dall'inizio della marcia ancora molte persone dovevano uscire dalle fermate della metropolitana. Dopo l'annuncio di sabato scorso della governatrice Lam della sospensione a data da destinarsi della discussione sulla controversa legge sulle estradizioni la dimostrazione si è svolta senza incidenti di rilievo. La Lam ha espresso le sue scuse ai manifestanti e più in generale a tutti i residenti dell'ex colonia per avere causato dispute e contrasti nella società, che hanno creato tristezza e disappunto, per mezzo di un comunicato del governo. Le scuse sono state respinte dai dimostranti che hanno reso noto di avere pianificato manifestazioni fino al ritiro definitivo della legge. Nel frattempo la polizia, al fine di scongiurare i possibili problemi di sovraffollamento dei trasporti pubblici, ha chiesto all'operatore della metropolitana di far saltare ai convogli 2 fermate centrali in corrispondenza del tracciato dell'evento. Intanto è stato liberato Joshua Wong, uno degli studenti leader del cosiddetto Movimento degli Ombrelli che per 79 giorni bloccò nel 2014 il centro di Hong Kong con una protesta pro-democrazia, dopo avere scontato la reclusione per il ruolo avuto nelle manifestazioni. La Cina ha dal canto suo fatto sapere che continuerà a sostenere la governatrice Lam attraverso il portavoce del ministero degli esteri.

Franco de Stefani

Foto: Reuters
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