L'UE deve continuare ad attuare le politiche in materia di clima delineate nel quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 per l'UE, adottate dal Consiglio europeo nell'ottobre del 2014. L'obiettivo principale è ridurre le emissioni interne di gas a effetto serra di almeno il 40 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Un richiamo in merito è stato lanciato anche alla Slovenia.

La Commissione ritiene che i piani nazionali rappresentino già un impegno considerevole, ma rileva che ci sono margini di miglioramento, pertanto esorta tutti ad aumentare gli sforzi. Pure la Slovenia è cosciente che dovrà ingaggiarsi maggiormente per realizzare i piani integrati per l'energia e il clima. Sul piano delle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, infatti, lo scorso anno ha inviato a Bruxelles una bozza incompleta. Tra le raccomandazioni della Commissione indicate alla Slovenia vi sono maggiori sforzi nell'aumento della quota di energia da fonti rinnovabili. Il nostro Paese dovrebbe inoltre aumentare significativamente il suo impegno per quanto concerne la riduzione del consumo di energia primaria nel 2030. Per tanto dovrebbe fornire una descrizione più dettagliata delle politiche che intende adottare, precisare gli obiettivi di finanziamento per la ricerca, innovazione e competitività da raggiungere in linea con gli obblighi imposti dalla direttiva UE.

Stando alle pagelle della Commissione Europea sul clima, per le fonti rinnovabili il divario rispetto agli obiettivi Ue al 2030 è dell'1,6%. Il traguardo per l'efficienza energetica potrebbe essere mancato del 6%. Servono quindi più dettagli sull'impegno, ribadito, di eliminare la produzione di elettricità da carbone entro il 2025, mentre gli sforzi fatti per ridurre le emissioni nei trasporti e nell'edilizia dovrebbero essere sufficienti per raggiungere il taglio del 33% nei settori non-Ets, il sistema di scambio di quote di emissioni. La Slovenia e gli altri Paesi europei hanno tempo fino al 31 dicembre dunque per aggiornare il piano con le raccomandazioni della Commissione.

Corrado Cimador

 Foto: BoBo
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