Partiti i lavori di ricerca archeologica a Palazzo Gravisi-Buttorai; questa prima fase del "progetto Primis" si dovrebbe concludere nel mese di aprile. L'intera fase di lavori, con l'allestimento del Museo multimediale dovrebbe invece concludersi entro la fine del 2021. Di questa ambiziosa opera, fortemente voluta dall'Unione Italiana, ne abbiamo parlato con il Vicepresidente e titolare del Settore "Istituzioni della CNI e collaborazione transfrontaliera" della Giunta Esecutiva dell'Unione Italiana, Marko Gregorič: "Innanzitutto va detto che abbiamo ottenuto il permesso di costruzione già l'anno scorso. A novembre 2019 sono iniziati i lavori di ricerca archeologica presso il cantiere: è una condizione necessaria per poter poi procedere alla effettiva realizzazione del recupero della parte bruciata di Palazzo Gravisi-Buttorai. Come dicevo, i lavori sono iniziati a novembre, per le ricerche archeologiche; in questo momento si stanno svolgendo i lavori di movimento terra presso il cantiere, per poter completare agevolmente la ricerca archeologica, che si concluderà entro aprile di quest'anno. In primavera quindi contiamo di far partire il bando pubblico per la realizzazione del recupero vero e proprio e quindi i lavori edili per Palazzo Gravisi-Buttorai. La riqualifica di questo stabile, nell'ambito del progetto europeo "Primis", di cui l'Unione italiana è capofila, prevede poi l'allestimento del primo centro multimediale della Comunità Nazionale Italiana di Slovenia e Croazia, quindi un primo museo dedicato alla tecnica, alla sua storia, alle sue culture, agli usi e costumi. Questo progetto, che poi è l'attività centrale del progetto "Primis", contiamo di realizzarlo entro la fine del 2021. Collaboriamo inoltre con la CAN Costiera, che tra l'altro è nostro partner nel progetto "Primis". La CAN Costiera e l'Unione Italiana collaboreranno. Ci sarà questa stretta collaborazione, perché alla CAN è affidata la realizzazione della parte contenutistica ed espositiva del nascente museo multimediale della CNI".

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco