Foto: EPA
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La campagna vaccinale dedicata agli ultraottantenni del Friuli-Venezia Giulia è entrata nel vivo. Oltre mille iniezioni nel primo giorno, di cui quasi 300 a Trieste, presso l'ospedale di Cattinara. Il totale delle prenotazioni è attorno alle 53mila unità. Numeri che rispettano le aspettative e che non hanno messo in alcun modo in crisi la macchina organizzativa pensata per seguire un massimo di 5 vaccinazioni ogni otto minuti, ma che per ora, vista l’età elevata dell'utenza, è stata appositamente rallentata.

In questa prima settimana a ricevere le dosi saranno più di 7.800 persone. A Trieste, per fare un esempio, lo staff coinvolto nelle vaccinazioni prevede 40 operatori sanitari, di cui un terzo medici, il resto infermieri.

Inoltre, è stato eseguito un sopralluogo tecnico negli spazi del Molo IV a Trieste, destinato con ogni probabilità a diventare un polo per la somministrazione dei vaccini già dalla prossima settimana grazie all’impegno della Fondazione CRTrieste.

Partite le immunizzazioni anche a Muggia, dove sono in programma 192 dosi settimanali, con due postazioni per tre giorni alla settimana.

Oltre agli anziani, giovedì e venerdì a Cattinara verrà vaccinato anche il personale docente e non dell'Università degli Studi di Trieste, con le dosi della AstraZeneca; a svolgere le operazioni saranno dei volontari, come medici in formazione specialistica del dipartimento di Scienze mediche dell’ateneo, con il supporto del personale dell'Azienda sanitaria.

Intanto il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, è tornato a parlare della possibilità di acquisizione diretta dei vaccini da parte delle Regioni. Fedriga ha spiegato che il Friuli-Venezia Giulia, sta vagliando, insieme a Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia tutte le strade possibili per l'approvvigionamento. Il governatore ha aggiunto che se le dosi arriveranno dall’Europa tramite Commissariamento, sarà molto contento, ma l'obiettivo rimane quello di immunizzare il prima possibile i cittadini.

Davide Fifaco