Foto: MMC RTV SLO/ARC
Foto: MMC RTV SLO/ARC

Mancano ormai pochi giorni all’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per molte attività in Italia, ma la campagna vaccinale mostra ancora delle aree critiche fra la popolazione.
L’aspetto che preoccupa di più è il rallentamento delle adesioni fra coloro che sono più esposti ai rischi di sviluppare la malattia in forma grave: se fra gli ultraottantenni ormai risultano vaccinate più di nove persone su dieci, questa percentuale scende gradatamente fino ad arrivare alla fascia fra i 50 e i 59 anni, quella che attualmente vede un rallentamento maggiore delle adesioni, e in cui i non vaccinati sono poco meno di 3 su dieci.
Una cifra che è addirittura superiore in Friuli Venezia Giulia, dove quasi 100 mila persone fra i 50 e i 70 anni non sono state immunizzate, numeri che vedono la regione in fondo alla classifica, peggio ha fatto solo la Sicilia.
La regione sta cercando di sensibilizzare la popolazione, inviando anche delle lettere personali sottolineando la necessità di vaccinarsi, ma l’impressione è che fra i cittadini meno propensi alla vaccinazione i tentativi di convincimento e la decisione d’imporre il Green pass per accedere ad alcuni luoghi e servizi, non sia destinata ad avere effetti a breve termine.
Cifre ben diverse invece per alcuni settori come le strutture per anziani, che hanno completato le vaccinazioni in Friuli Venezia Giulia e sono vicine al 100 per cento a livello nazionale in Italia, così come fra il personale scolastico, anche in questo caso quasi al 100 per cento in regione. Meno bene invece fra il personale sanitario, dove, nonostante gli obblighi e le possibili conseguenze su carriera e retribuzioni, rimane anche un 10 per cento che non si è sottoposto alla vaccinazione, a fronte di un due per cento a livello nazionale.
I dati dell’epidemia, intanto, in regione sembrano per ora rimanere sotto controllo: da giorni non ci sono casi fra gli operatori e fra gli ospiti delle strutture residenziali per anziani o all'interno del sistema sanitario, i contagi sono a livelli di ottobre, ma con meno ricoveri. Gli ultimi dati parlano di tre persone ricoverate in terapia intensiva, e 16 in altri reparti.

Alessandro Martegani