Una ripresa della domanda di lavoro, assunzioni in crescita, sguardo aperto verso lo sviluppo e le nuove tecnologie. Sono alcune delle tendenze che emergono dal Rapporto Nord Est del Sole 24 Ore, che analizza le prospettive di sviluppo dell’area che comprende Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Il giornale punta l’obiettivo in apertura sull’occupazione, un settore ancora difficile da valutare perché il confronto con il 2020 è viziato dalla pandemia, dall’uso degli ammortizzatori sociali e dal blocco dei licenziamenti: nel mese di maggio però si è registrato in Veneto un saldo positivo di più di 21 mila posti di lavoro dipendente, e anche il bilancio occupazionale dei primi cinque mesi dell’anno, con 39mila posizioni guadagnate, è positivo.
L’unica area che vede un saldo negativo dell’occupazione è quella di Belluno, penalizzata dalla cancellazione della stagione turistica invernale e dai problemi del settore della produzione di occhiali, ma anche altre città che dipendono dal turismo, come Venezia e Verona stanno soffrendo.
La ripresa dell’economia è però testimoniata anche dalla crescita dei mutui e delle erogazioni, che per quanto riguarda Unicredit, uno dei maggiori istituti italiani, hanno raggiunto quota 1,08 miliardi, con un incremento del 44 per cento su base annua.
Per quanto riguarda i vari settori il giornale registra uno sviluppo dell’acciaio in Friuli Venezia Giulia, con il rilancio delle Acciaierie Bertoli Safau del gruppo Danieli, e i progetti per l’area dell’ex Ferriera di Servola, per creare un polo siderurgico capace di produrre 2,4 milioni di tonnellate l’anno.

Alessandro Martegani