Foto: BoBo
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Dejan Židan, presidente della Camera di Stato e leader dei socialdemocratici, è convinto che il governo Šarec otterrà la fiducia e porterà a termine il mandato di quattro anni. Che premier sarà Šarec: nessuna speculazione da parte di Židan, il quale comunque tiene a sottolineare come, durante le trattative per dare vita alla nuova coalizione, Šarec abbia dimostrato rispetto per tutti i partner, senza negoziare da una posizione di forza. Al contrario, ha fatto più volte un passo indietro, per venire incontro alle richieste e alle posizioni degli interlocutori. Ed è la prima volta che in Slovenia è stato possibile comporre un governo di minoranza, con l'appoggio di un partito dell'opposizione. Sarà necessario, avverte poi Židan, evitare liti all'interno della coalizione, in quanto non farebbero altro che indebolirla, allontanando gli elettori dalla politica e da chi la fa. Židan concorda pienamente con il leader dell'SMC Miro Cerar sul fatto che i partiti del governo uscente hanno perso le ultime elezioni proprio a causa degli sgambetti reciproci. Forse, dopo quattro anni con un governo di minoranza, in Slovenia si potrà in qualche modo correggere la cultura politica, auspica Židan. Un riferimento infine alla nuova compagine ministeriale e ai capidicastero proposti dal partito socialdemocratico. Sono stati proprio i candidati dell'SD a generare qualche polemica tra l'opinione pubblica, come nel caso di Dejan Prešiček, chiamato a guidare il ministero della Cultura e che non avrebbe un'esperienza politica adeguata. Ha le competenze necessarie, dice Židan, le polemiche non mi hanno dato fastidio.