Foto: MMC RTV SLO
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Scende leggermente la media dei contagi giornalieri negli ultimi 7 giorni, oggi 889, mentre continua a salire la pressione sugli ospedali. Oggi sono 581 gli ospedalizzati di cui 131 in terapia intensiva. 16 i pazienti ricoverati nel reparto covid dell'Ospedale generale di Isola, 4 dei quali si trovano in terapia intesiva. La regione più colpita dal covid è il goriziano mentre la costiero carsica si trova sotto la media nazionale sia per quanto concerne l'incidenza cumulativa su 100 mila abitanti negli ultimi 7 e 14 giorni. Ieri sono stati quasi 1189 i nuovi casi su poco piu di 4800 test, e risultato positvo il 24,7%. Eseguiti anche 29.361 test rapidi. Si segnalano 23 nuovi casi a Capodistria, 8 a Pirano e 5 a Isola per quanto concerne la fascia costiera. 3 le vittime riconducibili al covid.

Il ministero della salute Janez Poklukar ha ribadito la necessità di garantire un trattamento sanitario equo a tutta la popolazione, perchè proprio la pandemia da covid ha aumentato le disuguaglianze esistenti in materia di salute. In occasione della giornata della salute l'OMS punto su un mondo più giusto e più sano e i vaccini diritto per tutti, principi ai quali fa riferimento anche la Slovenia, ha detto il ministro, anche nella strategia di uscita dall'emergenza sanitaria. In merito ai vaccini Poklukar ha detto che la campagna prosegue, che per il mese di aprile sono attese 347 mila dosi, anche dell'Astra Zeneca e che al momento, dalla prima somministrazione il 6 febbraio ad oggi, non si sono verificati casi di trombosi celebrali.

Attendiamo le decisioni dell'EMA e di conseguenza la posizione del comitato tecnico nazionale prima di prendere qualsiasi decisione in merito, ha ribadito Poklukar che è tornato a ribadire che la priorità post lockdown è la riapertura delle scuole secondo il modello ad alternanza adottato prima del primo aprile. In questi giorni si sta preparando tutta la documentazione e materiali necessari per avviare i test fati da te per gli alunni dell'ultimo triennio e per gli studenti delle scuole medie. Un test non invasivo da eseguire a casa e non obbligatorio, come succede già in altri paesi europei come Germania, Austria, Repubblica Ceca e Inghilterra, ha detto il ministro, un modo per contrastare la diffusione del coronavirus e per rendere ancora più sicure le scuole. (ld)