Cresce inesorabilmente la curva dei contagi in Slovenia. I nuovi casi sono pressochè raddoppiati rispetto ad una setttimana fa, ieri sono stati confermati 2605 contagi a fronte di 7471 tamponi processati. Risulta positiva ogni terza persona sottoposta al test. Nella fascia costiera 44 nuovi casi a Capodistria, 13 a Pirano, 11 a Isola e 2 a Ancarano.
Negli ospedali la situazione è molto seria e proccupante, ha detto il portavoce del Governo per l'emergenza Covid Jelko Kacin; 612 sono gli ospedalizzati, 99 i ricoveri in terapia intensiva, 54 i dimessi, 7 i degenti deceduti.
L'esecutivo, ha detto Kacin, deciderà domani nel corso della riunione pomeridiana a Brdo presso Kranj se prorogare i provvedimenti in vigore - la maggior parte lo sarà, ha aggiunto Kacin. Attesa anche la decisione sulla ripresa della scuola.
La pressione sugli epidemiologi in questo momento è enorme, ha continuato Kacin, la grande mole di lavoro sta rallentato anche la processione dei tamponi pertanto invita tutti coloro che si sono sottoposti al test ad attendere a casa, in autoisolamento, l'esito dell'esame. Anche il direttore della Clinica universitaria per le malattie polmonari di Golnik Aleš Rozman ha rivolto un appello alla cittadinanza a rispettare le misure di prevenzione per fermare quanto più possibile la diffusione del virus prima che sia troppo tardi. Evitare contatti ravvicinati, usare la mascherina, rinunciare alle visite ad amici e parenti come rinunciare ad andare al cimitero in vista delle festività di Ognissanti appello fatto anche dall'arcivescovo di Lubiana e metropolita sloveno Stanislav Zore.
Il Governo può anche decidere di chiudere tutto, ha aggiunto Rozman, ma se le persone continueranno a essere irresponsabili a nulla serviranno provvedimenti più restrittivi. I posti letto nei reparti covid e nelle terapia intestive non sono illimitati, ha ricordato, stiamo cercando di aumentare le capacità dove questo è possibile. Ancora sufficenti le scorte di mascherine e altri dispositivi di protezione nel reparto sanitario. (ld)
