Foto: TV Slovenia
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Continua a migliorare la situazione epidemiologica in Slovenia, tanto che dalla prossima settimana tutto il paese si colorerà di giallo, con una serie di ulteriori allentamenti che coinvolgeranno molti aspetti della vita quotidiana. L’attenzione resta, comunque, alta soprattutto a causa dell’arrivo di nuove varianti come quella indiana che, come confermato dalla direttrice del laboratorio nazionale per la salute, l'ambiente e gli alimenti Tjaša Žohar Čretnik, è stata individuata in un campione che risale al 20 aprile; mentre le altre varianti sembrano essere sotto controllo, visto che non si registra una loro stabilizzazione o poca diffusione.

Il direttore dell’istituto nazionale di sanità Milan Krek ha presentato la situazione nel mondo e in Europa, continente dove fortunatamente l’epidemia si sta calmando in quasi tutti gli stati, a differenza di altre parti del pianeta dove nuove varianti stanno causando un aumento di contagi e morti. La situazione migliora non solo in Slovenia ma anche negli stati confinanti, confermando così il trend in corso. A contagiarsi sono ora maggiormente le persone tra i 30 e 50 anni, ossia la parte attiva della popolazione generale.

Se i dati continueranno a scendere, ha detto Krek, tra una decina di giorni si potrebbe addirittura raggiungere parametri da fase verde. Le aperture coraggiose che si stanno facendo, ha aggiunto, devono essere però accompagnate dal rispetto delle misure igienico- sanitarie, in modo da evitare un peggioramento con le conseguenti richiusure.

Tenendo conto anche di coloro che sono stati contagiati e che hanno già ricevuto la prima dose, abbiamo attualmente secondo i dati dell’istituto di sanità il 34% della popolazione immunizzato e si stima che entro la fine di giugno il paese avrà a disposizione un totale di 2,6 milioni di dosi, con cui si potrà vaccinare il 75% dei cittadini. Per quanto riguarda il settore sanitario il 64% dei lavoratori risultano attualmente vaccinati con la prima dose, mentre poco più della metà con due.

La regione litoranea- montana resta tra quelle con il numero minore di vaccinati, mentre il goriziano è la migliore. Il direttore dell'istituto nazionale di sanità Milan Krek ha annunciato che tutti coloro che non si sono ancora prenotati per il vaccino saranno contattati con un sms, con le indicazioni per farlo al più presto.

Per quanto riguarda cosa ci aspetta il prossimo autunno Krek ha detto che non è possibili fare proiezioni e si vedrà quale sarà la situazione sul momento anche in base allo sviluppo del virus e a quella che sarà la copertura dei vaccini rispetto alle nuove varianti.

Barbara Costamagna