Una serie di sculture romane di varie epoche rimarranno in esposizione presso il Museo Nazionale Sloveno fino al prossimo 3 Novembre. Costituiscono la mostra "Roma Aeterna", inaugurata ieri in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana organizzate dall'Ambasciata d'Italia in Slovenia. Presenti varie autorità, incluso Matjaž Nemec, Presidente della Commissione Esteri del Parlamento Sloveno.

Dopo aver ricordato le attività bilaterali sull'asse italo-sloveno e ricostruito le relazioni tra i due Stati, l'Ambasciatore Paolo Trichilo ha aperto la mostra: "Roma Aeterna contribuirà ad arricchire le collezioni permanenti del Museo Nazionale Sloveno, già custode di tante importante testimonianze della ricca e antica storia di questo territorio, così legate anche a quella alla Roma classica" ha spiegato l'Ambasciatore.

"La prima volta che son venuto in auto a Lubiana - prosegue Trichilo - è stata per me una piacevole sorpresa notare che viaggiatori e turisti sono informati da un cartello ben posizionato sull'autostrada, come un biglietto da visita, che Emona è un'antica città romana: credo costituisca un'importante attestazione di storia e fascino della capitale slovena. Se nelle precedenti edizioni della Festa della Repubblica era stato privilegiato l'importantissimo legame transfrontaliero tra i nostri due paesi, stavolta è stato creato un filo diretto tra le due capitali delle Repubbliche d'Italia e Slovenia. Questo filo è ampliato da un'osservazione, relativa a una circostanza forse casuale ma comunque di buon auspicio per i nostri rapporti di amicizia: se la Slovenia è l'unico paese al mondo che include la parola LOVE, Roma è l'unica capitale, o forse l'unica città al mondo, il cui nome letto al contrario forma la parola AMOR".

"Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito al successo di questa mostra, che rappresenta un ottimo esempio di partenariato tra settore pubblico e privato per la diffusione della cultura italiana nel mondo", conclude l'Ambasciatore.

Antonio Saccone

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria