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481 epizod
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Lingua e non solo nella trasmissione di Ornella Rossetto dedicata all’italiano ed alle sue peculiarità. In onda ogni giovedì alle 11.35 ed in replica, sempre giovedì, alle ore 20.30.
Una testimonianza di Paolo D'Arrigo, designer e direttore creativo romano, 'ambasciatore' della Giornata del design italiano nel mondo 2021 in Slovenia, e un'intervista a Stefano Faggioli, direttore dell'Istituto italiano di cultura di Lubiana, aprono la puntata, che si completa con l'incontro settimanale di Leggio a cura del critico Luigi Tassoni. Al termine Parole che vanno, sulla storica Biblioteca Besenghi di Isola.
Nel ventennale della morte di Bruno Maier (Capodistria 1922 - Trieste 2001), un ricordo del grande studioso di letteratura italiana, triestina e istriana affidato alle parole di Elis Deghenghi Olujić, nota esperta di letteratura istro-quarnerina e già docente all'Università di Pola, che ebbe modo di conoscerlo e di frequentarlo. A seguire il critico Luigi Tassoni presenta "Calcoli e fandonie", un libro del poeta-ingegnere lucano Leonardo Sinisgalli (1908 - 1981). Al termine Parole che vanno ( "diedi" o "detti"?; "grazie di" o "grazie per"?).
Donatella Schürzel, presidente del Comitato provinciale di Roma e vice presidente nazionale vicario dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, illustra la rassegna dedicata ai rapporti tra Dante Alighieri e l'italianità dell'Adriatico Orientale, che si è articolata nelle tre tappe di Roma, Verona e Pola e si concluderà nel mese di marzo 2022, nuovamente a Roma, con la presentazione degli Atti e una mostra fotografica. Nella rubrica a cura del critico Luigi Tassoni l'invito alla lettura di "A grandezza naturale" di Erri De Luca, storie estreme di genitori e figli. E al termine Parole che vanno, su "zucca".
Lo storico Kristjan Knez, direttore del Centro italiano Carlo Combi di Capodistria, anticipa alcuni temi della teleconferenza che si terrà venerdì 3 dicembre alle ore 11 in diretta dalla pagina Facebook dell'istituto, una conversazione a più voci volta ad approfondire l'eredità dantesca in Istria, nel settimo centenario della morte del Poeta. L'omaggio della comunità nazionale italiana a Dante è a cura del Combi e della Comunità degli italiani Santorio Santorio. A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni presenta il noir di Georges Simenon "La mano", ora pubblicato da Adelphi. In chiusura Parole che vanno, su "vax", eletta dall'Oxford Dictionary parola dell'anno 2021.
Un contributo alle celebrazioni dell'anno dantesco: è la bella traduzione della Divina Commedia in dialetto triestino ad opera di Nereo Zeper, appena pubblicata da Mgs Press. Abbiamo chiesto all'autore, noto esperto della parlata locale, di raccontarci strategie traduttive e ragioni dell'impresa. A seguire il critico Luigi Tassoni presenta "Il pane perduto" di Edith Bruck, un romanzo autobiografico per trasmettere la memoria della Shoah. Infine Parole che vanno, sul docufilm "La fabbrica dell'italiano", dedicato alla storia dell'Accademia della Crusca.
Ospite della puntata è il professor Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, in occasione dell'uscita della nuova edizione della celebre "Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti" di Gerhard Rohlfs. Pubblicata in tre volumi da Einaudi fra il 1966 e il 1969 e da anni fuori catalogo, viene ora riproposta arricchita di nuovi materiali in una coedizione tra il Mulino e l'istituzione linguistica fiorentina . A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni presenta il volume di Gian Italo Bischi e Alessandra Calanchi "Arrivano! Sciascia e gli americani" (Aras). Al termine la consueta rubrica Parole che vanno.
La puntata dà conto di due conferenze tenute a Capodistria, al Dipartimento di Italianistica dell'Università del Litorale, intorno alla figura e all'eredità di Dante nel settimo centenario della sua morte, l'una a cura di Franco Fornasaro ("Elementi adriatico-orientali tratti dalla vita di Dante"), l'altra svolta dalla storica della lingua italiana Francesca Malagnini ("Per una panoramica sugli autografi di Boccaccio copista di Dante"). A seguire il Leggio di Luigi Tassoni, con un invito alla lettura di "Castigo", un libro di racconti noir di Ferdinand von Schirach. In chiusura Parole che vanno vede protagonista lo scrittore friulano Angelo Floramo, ospite d'onore del 58° Seminario di lingua e cultura italiana (Portorose, 25-27 ottobre 2021).
Vegliani, Morovich, Madieri: per la critica (e il pubblico) italiani sono per lo più questi i nomi di autori legati a Fiume. Tuttavia, anche dopo l'Esodo di metà Novecento, una letteratura in lingua italiana qui ha continuato ad esistere, con protagonisti di altrettanto spessore. Un capitolo di storia letteraria nazionale fuori d'Italia ancora poco conosciuto a cui è dedicato il volume di Gianna Mazzieri-Sanković e Corinna Gerbaz Giuliano "Un tetto di radici", presentato in apertura di puntata con l'intervento delle autrici. Nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni propone un libro postumo del semiologo Paolo Fabbri, "Biglietti d'invito per una semiotica marcata". Al termine Parole che vanno, su "davanti (a)", "vicino (a)".
In occasione della XXI Settimana della lingua italiana nel mondo (18 - 24 ottobre 2021) l'Accademia della Crusca ha realizzato, come ormai tradizione, un prezioso volume collegato al tema dell'iniziativa, "Dante, l'Italiano", un insieme di contributi variegati sul padre della lingua italiana di altissimo livello. Ne parliamo con l'accademica - e docente di Linguistica italiana all'Università per Stranieri di Siena - Giovanna Frosini, che l'ha curato insieme a Giuseppe Polimeni. A seguire la rubrica Leggio di Luigi Tassoni propone il nuovo romanzo di Orazio Labbate, "Spirdu", una delle prove più interessanti dell'inventore del cosiddetto gotico siciliano. Al termine Parole che vanno, nuovamente su Dante.
Anche il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Fiume si unisce alle manifestazioni della XXI Settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata a "Dante, l'italiano", dal 18 al 24 ottobre. Con la direttrice del Dipartimento, Gianna Mazzieri-Sanković, una presentazione della tavola rotonda in programma il 22 ottobre e altre iniziative dell'istituto, che festeggia i dieci anni di attività. A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni ricorda il poeta Lorenzo Calogero a 60 anni dalla morte. E in chiusura Parole che vanno, su "mi auspico".
Un intervento dell'italianista Martina Ožbot dell'Università di Lubiana sulle traduzioni della Commedia in sloveno, e la presentazione, a cura del critico Luigi Tassoni, del secondo volume delle Lettere di Samuel Beckett compongono la proposta della puntata, che si completa con una segnalazione della mostra "La biblioteca di Dante", allestita dall'Accademia dei Lincei a Roma.
Nel centenario della nascita di Andrea Zanzotto (1921 - 2011), un numero speciale di Leggio dedicato al grande poeta veneto, con suggerimenti di lettura e il ricordo personale di Luigi Tassoni, studioso fra i maggiori dell'opera di Zanzotto, un autore "difficile" (come spesso è stato detto) ma che sa arrivare al cuore di chi legge. A seguire il Dante visto dagli occhi del paleo-ecologo e zoologo Marco Masseti, da un intervento presentato nell'ambito della decima edizione del festival Dante 2021 (Ravenna, 3 - 11 settembre).
Una nuova 'dedica' a Dante nei 700 anni dalla morte, stavolta insieme al professor Gian Luigi Beccaria, eminente storico della lingua e vincitore del premio Dante-Ravenna, che ha ricevuto in occasione della decima edizione del festival Dante 2021 (Ravenna, 3 -11 settembre). Nel consueto appuntamento con il critico Luigi Tassoni, la presentazione di "Shakespeare a New York" di Emanuela Nava. Infine il congedo di Stefano Cerrato, direttore dell'IIC di Lubiana, giunto al termine del suo incarico in Slovenia: gli abbiamo chiesto un bilancio.
Nel centenario della nascita del glottologo Giovan Battista Pellegrini (1921 - 2007), il linguista Federico Vicario, docente all'Università di Udine e presidente della Società filologica friulana, traccia un profilo del grande studioso, ricordato in questi giorni in un convegno che si è tenuto a Cencenighe Agordino (località natale di Pellegrini) e a Belluno. Nell'occasione è stata anche presentata una "Bibliografia degli scritti di Giovan Battista Pellegrini" edita dalla SFF. Con il critico Luigi Tassoni a Leggio l'invito alla lettura di "Solo un giro di chiave", un libro autobiografico del poeta siciliano Nino De Vita. E a chiudere la puntata Parole che vanno, sul riconoscimento del dialetto istroveneto patrimonio culturale immateriale in Croazia.
Settembre è il mese in cui Dante morì, sette secoli fa, e quello in cui, per ricordare il poeta, si svolge a Ravenna il festival Dante 2021. Punto e a capo riparte dalla decima edizione della rassegna (3 - 11 settembre), con le interviste al direttore artistico Domenico De Martino, al giornalista Enrico Mentana (premio Dante - Ravenna 2021) e al linguista Riccardo Gualdo. A seguire un ricordo di Leonardo Sciascia attraverso le pagine della figlia Anna Maria, primo appuntamento della nuova stagione con il Leggio di Luigi Tassoni. E al termine Parole che vanno, su un 'Dante di frontiera'.
Prima di lasciarci per la pausa estiva, una ricognizione sulla lingua che parliamo e scriviamo e qualche consiglio per usarla al meglio con il professor Rosario Coluccia, accademico della Crusca e autore del volume "Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua" (Accademia della Crusca, 2020). "È molto importante - fa notare lo studioso - saper scegliere il giusto registro, adeguato alla situazione. Impariamo a usare la lingua nella sua bellissima flessibilità: questo è il grande obiettivo della scuola e della società". Completa la puntata l'appuntamento con Leggio di Luigi Tassoni, dedicato stavolta al nuovo romanzo di Emiliano Gucci "Le anime gemelle".
A Ravenna è stato inaugurato il nuovo Museo Dante, ora dotato di un percorso innovativo e contemporaneo per raccontare il poeta e la sua grande opera nella città dove l'Alighieri morì settecento anni fa. In apertura di puntata, l'intervista a Maurizio Tarantino, direttore delle Istituzioni e attività culturali del Comune di Ravenna. Nelle valli occitane del Piemonte, un paesino di quaranta abitanti è diventato il crocevia delle lingue madri del mondo. Scopriamo come, in compagnia di Ines Cavalcanti, direttrice artistica del Premio Ostana, giunto alla sua XIII edizione (3-5 giugno, in modalità online). Al termine Parole che vanno, sul dantismo "inurbarsi".
La recente riedizione a Trieste del volume "L'arte in Istria", opera del 1937 di Francesco Semi, è l'occasione per ricordare insieme alla figlia Maria Luisa la figura dell'illustre studioso (Capodistria 1910 - Venezia 2000). Saggista, filologo, latinista, a lui si devono fondamentali scritti su arte, storia e cultura della sua terra natale, cui rimase sempre legato da un profondo affetto. Con un tarlo che lo accompagnò fino all'ultimo, il recupero delle opere d'arte asportate per protezione da chiese, conventi e musei di Capodistria e Pirano nel 1940 parte delle quali è oggi esposta appunto a Trieste, Al Museo Sartorio. Completa la puntata l'invito alla lettura di "Sciascia e il cinema" di Fabrizio Catalano e Vincenzo Aronica, cui è dedicato il quindicinale appuntamento con la rubrica Leggio di Luigi Tassoni.
Con i linguisti Davide Colussi (Università di Milano-Bicocca) e Paolo Zublena (Università di Genova), una puntata alla scoperta dei neologismi d'autore in italiano, fra coniazioni di letterati, linguaggio della scienza e quello dello sport, da Dante a Galileo, da D'Annunzio a Gianni Brera. Insieme i due studiosi hanno scritto "Parole d'autore", un volume pubblicato nella collana del Corriere della Sera "Le parole dell'italiano", a cura di Giuseppe Antonelli. E a chiudere il programma una nuova traduzione slovena dell'opera dello scrittore Fulvio Tomizza.
Per ricordare il sociologo trevigiano Ulderico Bernardi (1937 - 2021), Punto e a capo ripropone un'intervista allo studioso, che è stato un osservatore attento delle culture locali e dei loro mutamenti e un grande esperto dell'emigrazione veneta. Se ne riascolta la voce in una registrazione del 2017 sul "taliàn" (o veneto-brasiliano), una koinè dialettale su base veneto-centrale nata grazie al massiccio arrivo, negli Stati meridionali del Brasile, di immigrati italiani e in particolare appunto veneti a partire dall'ultimo quarto dell'Ottocento. Oggi questo idioma è formalmente riconosciuto come patrimonio culturale immateriale del Paese sudamericano. A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni presenta il romanzo di Jonathan Coe "Io e Mr Wilder", ovvero un ritratto dietro le quinte del grande regista Billy Wilder al termine della sua carriera. Infine Parole che vanno, su "masnada" in Dante.
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