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481 epizod
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Lingua e non solo nella trasmissione di Ornella Rossetto dedicata all’italiano ed alle sue peculiarità. In onda ogni giovedì alle 11.35 ed in replica, sempre giovedì, alle ore 20.30.
La riapertura graduale delle scuole dal 18 maggio, appena annunciata dal ministero dell'Istruzione di Lubiana, e l'esperienza dello studio a distanza: sono i temi al centro dell'intervista con il professor Sergio Crasnich, consulente superiore per le scuole con lingua d'insegnamento italiana all'Istituto dell'educazione della Repubblica di Slovenia, proposta in apertura di puntata. A seguire l'appuntamento con Leggio a cura del critico Luigi Tassoni, sul volume del filosofo Maurizio Ferraris "Emergenza". E al termine Parole che vanno (droplet).
Accesso gratuito al prestito di e-book e consegna di libri a domicilio, sono alcune delle iniziative pensate dalla Biblioteca centrale di Capodistria per agevolare l'utenza in tempi di isolamento da virus: a parlarcene è il direttore della "Srečko Vilhar", David Runco. Per l'appuntamento con Leggio a cura del critico Luigi Tassoni, un ricordo di Luis Sepúlveda e del suo instancabile cammino fatto di scrittura e di impegno civile. E al termine la rubrica Parole che vanno, ancora sul lessico dell'emergenza sanitaria.
Con il critico Luigi Tassoni una nuova puntata di Leggio, dedicata al romanzo di Giuseppe Lupo "Breve storia del mio silenzio", in corsa allo Strega. E nello spazio di Parole che vanno il 'vocabolario di guerra' nell'ambito della comunicazione politica e dell'informazione al tempo della pandemia.
Di italiano e di multilinguismo si parla in questa puntata, che propone un'intervista a Nives Zudič Antonič, direttrice del dipartimento di Italianistica dell'Università del Litorale a Capodistria in occasione del ventesimo anniversario di fondazione della facoltà di Studi umanistici dell'ateneo, festeggiato anche con alcune iniziative dedicate al centenario di Gianni Rodari curate dal dipartimento; e ospita a seguire un intervento di Luca Melchior, docente di Multilinguismo alla Alpen-AdriaUniversität di Klagenfurt e promotore del convegno "Forme vecchie e nuove di plurilinguismo nell'Alpe Adria - modello descrittivi, sfide e soluzioni", in programma all'ateneo carinziano il 2 e 3 aprile.
Circa duecento quesiti sul lessico e sulla grammatica dell'italiano posti all'Accademia della Crusca dal sempre più numeroso pubblico che la segue sono raccolti nel volume a cura di Marco Biffi e Raffaella Setti "La Crusca risponde. Consulenza linguistica 2006-2015" (Le Lettere). Abbiamo invitato Raffaella Setti - linguista e collaboratrice di lunga data dell'Accademia - a presentarci la raccolta. Nella rubrica Leggio a cura del critico Luigi Tassoni, "Vite scritte" di Javier Marías (Einaudi). E al termine Parole che vanno, sulla formazione degli insegnanti nella realtà istriana.
La Società Filologica Friulana giunta al traguardo del centenario in un'intervista al suo presidente, il linguista Federico Vicario dell'Università di Udine. Occasione per scoprire tra passato e presente il ruolo di un'istituzione di grande importanza per il mondo friulano, dal 1919 impegnata nella promozione della "marilenghe", e sfogliare i due splendidi volumi del Numero Unico "Friûl" pubblicato per l'anniversario. A seguire un focus sulla scuola in Istria, con la testimonianza di Daniela Paliaga Janković, già preside del Ginnasio Sema di Pirano, e la rubrica Parole che vanno, dedicata stavolta ai francesismi.
Si discorre di cultura e di lingua italiana a Pirano con la professoressa Daniela Paliaga Janković, insignignita del prestigioso riconoscimento del Comune per la generosa opera di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio storico culturale ereditato dai secoli passati. C'è una consapevolezza nuova intorno a ciò che oggi rappresenta un patrimonio comune, spiega l'ex docente e preside del Ginnasio Sema, attiva anche con alcune pubblicazioni dedicate alla città di Pirano. Nel consueto appuntamento con il critico Luigi Tassoni l'invito alla lettura delle prose d'invenzione e memoria dello scrittore Leonardo Sinisgalli appena riproposte in un volume Mondadori.
La ricorrenza del 10 febbraio, istituita con legge dello Stato italiano nel 2004, è l'occasione per un'intervista al presidente dell'Unione italiana Maurizio Tremul. Nel secondo dopoguerra, con l'esodo degli italiani dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia la nostra lingua in questi territori ha perso il 90% dei suoi parlanti. Ma non si possono comprendere appieno le criticità odierne se non si tiene conto - argomenta Tremul - degli effetti nefasti del comunismo, che ha instillato in molti il timore di esprimersi nella propria lingua materna. Al termine la rubrica Parole che vanno è dedicata all'esodo giuliano-dalmata nella letteratura: un filone che annovera anche scrittori rimasti in Jugoslavia come la polese Nelida Milani, autrice del capolavoro a due voci con Anna Maria Mori "Bora".
Da una leggenda locale il progetto con cui Rovigo e il Polesine rendono omaggio all'Alighieri anticipando le celebrazioni del settecentenario della morte che cadrà nel 2021. A illustrarne i percorsi - una mostra a Palazzo Roncale di Rovigo e altre iniziative - è l'esperto di comunicazione Sergio Campagnolo, che ha ideato l'insieme di attività al debutto a fine febbraio. Nello spazio di Leggio a cura del critico Luigi Tassoni si parla del nuovo romanzo di Giacomo Sartori "Baco", una storia tra abilità e disabilità all'epoca dell'intelligenza artificiale. Chiude la puntata la rubrica Parole che vanno, sui 'lasciti letterari' nelle canzoni italiane.
La puntata propone un approfondimento sul Dantedì, la giornata nazionale per l'Alighieri da poco istituita dal governo italiano in vista del settecentenario della morte del poeta che cadrà nel 2021: sarà il 25 marzo. Ne parla il dantista Domenico De Martino, docente di Storia della critica letteraria all'Università di Pavia e direttore artistico del festival Dante2021, che si svolge da nove anni nel mese di settembre a Ravenna. Prossime al debutto anche le celebrazioni per il 250° anniversario della morte di GiuseppeTartini, il grande violinista e compositore di Pirano d'Istria cui è dedicato nella città natale il progetto Tartini 250: tema, nel corso della trasmissione, di una conversazione con lo storico Kristjan Knez, vicepresidente della Comunità degli italiani piranese "Giuseppe Tartini".
In occasione del bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi (1820 - 1911) è ospite della puntata la professoressa Giovanna Frosini, accademica della Crusca e coautrice con Monica Alba di "Domestici scrittori" (apice libri), un volume che raccoglie le lettere inviate al celebre gastronomo dai suoi due fedeli collaboratori, la cameriera Marietta Sabatini e il cuoco Francesco Ruffilli, il cui aiuto fu di grande importanza nella redazione del fortunato manuale "La scienza in cucina". La trasmissione ricorda anche il centenario della nascita di Federico Fellini, con il carteggio "Carissimo Simenon. Mon cher Fellini" (Adelphi) a cui è dedicato Leggio, rubrica a cura del critico Luigi Tassoni. Infine Parole che vanno, su "Dantedì".
Lo stato di salute dell'italiano in alcune città e comuni bilingui della Regione istriana quale emerge da una recente indagine commissionata dal Consiglio della minoranza italiana è il tema che affrontiamo in apertura di puntata con il dott. Aleksandro Burra, uno dei curatori della ricerca. In sintesi: bilinguismo in gran parte ancora sulla carta e uso pubblico dell'italiano, anzi, in fase di regressione. A seguire, con l'intervento dell'autore, "Le meraviglie di Sinisgalli", un saggio di Luigi Tassoni sul poeta ingegnere lucano pubblicato dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli. E al termine Parole che vanno, su "fané".
Punto e a capo ospita la sociolinguista Vera Gheno, autrice di "Potere alle parole. Perché usarle meglio" (Einaudi). Un libro pensato per tutti, con tanti utili consigli ed esempi per un uso efficace dello 'strumento' che ci rende umani. Altra proposta di lettura la favola "Aiaccio" scritta da Biagio Russo e illustrata da Daniela Pareschi per le edizioni Lavieri, al centro dell'appuntamento con Leggio di Luigi Tassoni.
La puntata è un omaggio a una scrittrice e a uno scrittore che, in maniera diversa, attingono entrambi per le proprie storie dai nostri luoghi: la polese Nelida Milani, tornata da poco in libreria con "Di sole, di vento e di mare" (Ronzani Editore), ospite della trasmissione insieme al critico Mauro Sambi; e il triestino Pietro Spirito, recente autore del reportage narrativo "I custodi degli abissi" (ediciclo) di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico e semiologo Luigi Tassoni.
Il professor Giovanni Di Peio è presidente emerito del Comitato di Roma della Società Dante Alighieri e autore del saggio "La Società Dante Alighieri. Le origini", frutto di un'ampia ricerca di documenti editi e inediti sulle motivazioni che portarono alla fondazione della Dante, avvenuta a Roma sotto gli auspici di Giosue Carducci nel 1889, giusto 130 anni fa. Dei risultati della rilevazione Ocse Pisa parliamo invece con il professor Sergio Crasnich, consulente superiore dell'Istituto dell'Educazione della Repubblica di Slovenia, sede di Capodistria.
Jessica Acquavita, buiese, dottoranda alla Ca' Foscari di Venezia, illustra il suo lavoro di tesi dedicato alla pronuncia della lingua italiana nei territori istriani di confine. Una ricerca che punta ad approfondire in quale misura sloveno e croato - lingue dominanti - influenzano le abitudini di pronuncia degli italofoni di quest'area plurilingue. A seguire l'invito alla lettura del libro di Monica Guerritore "Quel che so di lei", di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni. In chiusura la rubrica Parole che vanno si occupa di geosinonimi.
Valeria Della Valle, accademica della Crusca e fra le più note divulgatrici scientifiche dell'italiano, torna in libreria con "La nostra lingua italiana", ultimo di una ormai lunga serie di volumi scritti insieme a Giuseppe Patota: un viaggio, quanto mai piacevole e accattivante, nelle vicende plurisecolari della lingua nazionale, dal rapporto con il latino a quello con l'inglese dei nostri giorni. Nell'intervista ripercorriamo alcune tappe del volume, edito da Sperling & Kupfer.
Quando si discute di dialetti c'è sempre chi protesta: "Ma il napoletano (o il siciliano o il veneto ecc.) non è un dialetto, è una vera e propria lingua". Quasi che "dialetto" fosse una definizione riduttiva, poco meno che offensiva. E affermazioni di questo tipo abbondano soprattutto in rete, spiega il linguista Nicola De Blasi, accademico della Crusca e autore per Carocci di "Il dialetto nell'Italia unita. Storia, fortune e luoghi comuni". È uscito quasi contemporaneamente in Gran Bretagna e in Italia il nuovo romanzo di Ian McEwan "Macchine come me" di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni. In chiusura la rubrica Parole che vanno.
Firmato dalla dialettologa Suzana Todorović e apparso in edizione bilingue sloveno-italiano, l'Atlante linguistico istroveneto dell'Istria nordoccidentale (volume 1°) restituisce una fotografia aggiornata del dialetto veneto parlato nell'area di confine tra Italia, Slovenia e Croazia attraverso 573 carte linguistiche suddivise in quattro campi semantici: fenomeni atmosferici, configurazione del terreno, tradizioni e istituzioni, corpo e malattie. Un'opera che colma una lacuna e si propone come un prezioso strumento di lavoro per ricercatori e studiosi. Ne parliamo con l'autrice, studiosa molto nota in regione anche per la consulenza scientifica offerta all'Unione italiana nell'iter che ha portato al riconoscimento in Slovenia dell'istroveneto come bene culturale di rilevanza nazionale. Al termine la rubrica Parole che vanno è dedicata a "Istria nobilissima".
A 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, alcune interviste raccolte a Firenze, al convegno di studi leonardiani organizzato dall'Accademia della Crusca nell'ambito della XII edizione della Piazza delle lingue, "Lingua italiana, ingegno e ingegneri" (30 - 31 ottobre 2019). Con Paola Manni (Università di Firenze), Andrea Felici (Università di Urbino), Carlo Vecce (Università di Napoli "L'Orientale"). Sul Leggio di Luigi Tassoni il reportage di viaggio del 1934 di Georges Simenon "Il Mediterraneo in barca", pubblicato da Adelphi.
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