Foto: archivio personale
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Si susseguono gli incontri bilaterali in vista della presidenza di turno slovena del Consiglio dell'Unione europea, che partirà il primo luglio. Oggi a Lubiana, tra gli altri, il sottosegretario di Stato italiano agli affari europei Vincenzo Amendola che ha avuto colloqui con l'omologo sloveno Gašper Dovžan, il presidente della Camera di Stato Igor Zorčič e il deputato al seggio specifico Felice Žiža. Nelle prossime settimane sono attesi a Roma i ministri degli esteri Anže Logar e dello sviluppo economico Zdravko Počivalšek. Ai nostri microfoni il deputato Žiža ha parlato di un incontro breve ma proficuo.

"L'incontro è andato bene, è stato abbastanza breve, è durato meno di mezz'ora, ma ci siamo scambiati quelle opinioni e informazioni importanti che potrebbero innanzitutto servire a capire come potrà essere la presidenza europea, dal primo luglio, da parte della Slovenia. Ha voluto avere qualche informazione in più direttamente anche da parte di chi rappresenta la comunità nazionale in Slovenia. Sa che il Governo non ha un grande appoggio, quindi non ha grandi numeri per poter lavorare tranquillamente in Parlamento e sa che siamo coinvolti direttamente in ogni decisione importante che coinvolga il Parlamento stesso e di conseguenza anche il lavoro del Governo e anche del Presidente della Camera di Stato con il quale ha avuto un colloquio importante per poter impostare i sei mesi di presidenza del Consiglio d'Europa da parte della Slovenia."

Quali le aspettive per questa presidenza e avete parlato nello specifico del ruolo che avranno le comunità nazionali?

"Ne abbiamo parlato, ma in maniera molto limitata Le comunità nazionali fanno sempre parte di quello che è il territorio europeo, della realtà europea e da questo punto di vista siamo già stati anche inseriti nel programma culturale e in parte anche politico della Repubblica di Slovenia nel presentare tutte quelle che sono le realtà che lavorano e funzionano sul territorio della Repubblica di Slovenia. Abbiamo già pianificato almeno due eventi importanti a livello europeo sia da parte ungherese che della parte italiana. Abbiamo poi parlato di quelli che sono anche le nuove sfide che ci aspettano nel rapporto tra i due e governi, quello italiano e quello sloveno, a favore della comunità nazionale italiana in Slovenia e anche a favore della comunità nazionale slovena in Italia. Abbiamo programmato almeno due progetti importanti da portare avanti nei prossimi mesi e già con il 14 di giugno quando il nostro ministro degli esteri Logar andrà a fare visita al ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio a Roma potrà inserire nella sua agenda anche questi punti importanti per le due comunità nazionali. E' stata una prima presentazione di questi due punti che io definirei innovativi. Non vorrei parlarne oggi perché la cosa non è ancora sviluppata in maniera ottimale e non è stata ancora concretizzata e quindi ne​ parleremo nelle prossime settimane con la speranza che effettivamente si sviluppi nella direzione che ci aspettiamo tutti noi."

Nell'ultimo periodo si sono intesificati i rapporti bilaterali anche in vista del primo luglio?

"I rapporti diplomatici tra Italia e Slovenia nell'ultimo anno si sono intensificati tantissimo. Tant'è vero che negli ultimi decenni mai si erano raggiunti contatti così numerosi, come dicevo nell'ultimo anno, da parte di tanti ministeri. Sicuramente quelli che hanno lavorato di più sono i due ministri degli esteri che si sono visti veramente tante volte, ma si sono incontrati anche i ministri dell'economia, dello sviluppo digitale, i ministro della difesa, il ministro degli interni Lamorgese l'altra settimana ha fatto visita a Lubiana in quell'occasione con non sono stato invitato anche perché gli argomenti trattati riguardavano essenzialmente la rotta dei migranti e la guardia ai confini e come devono interagire i due stati assieme alla Croazia per vedere di rendere quanto meno traumatico per questo tipo di immigrazione che avviene attraverso i nostri tre paesi. Quindi direi sì , un'attività diplomatica molto intensa che continua tra Slovenia e Italia e poi io posso anche anticipare che il 22 di giugno sarò presente anche a Roma con il ministro dell'economia sloveno Zdravko Počivalšek, incontreremo i responsabili di tre dicasteri e in quell'ambito sicuramente inseriremo quelli che sono gli interessi specifici della comunità nazionale italiana in Slovenia e non solo ma anche gli interessi in generale dei cittadini di tutta la Repubblica slovena e della politica slovena."