Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Una settantina le persone che questa mattina si sono trovate a Campo San Giacomo, luogo da dove ogni anno parte il corteo antifascista del 25 aprile, che però quest'anno è stato vietato dalla Questura di Trieste.

In piazza, oltre ai manifestanti, un numero decisamente esagerato di rappresentanti delle forze dell'ordine, che hanno inizialmente cercato di suggerire agli antifascisti di rimanere nella stessa piazza a manifestare, ipotesi ovviamente rigettata.

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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La decisione, dopo una breve "assemblea" tra i partecipanti è stata quella di raggiungere il monumento nazionale della Risiera di San Sabba attraverso i marciapiedi, in modo da non bloccare il traffico e di non incorrere in sanzioni visto che il corteo non era appunto stato autorizzato.

A quel punto i disagi al traffico sono stati però creati dai mezzi delle forze dell'ordine che hanno costantemente "scortato" il cordone umano e dai poliziotti in assetto antisommossa che camminavano in mezzo alla strada tenendo sotto controllo i manifestanti che salvo alcuni slogan provocatori hanno sempre tenuto un comportamento pacifico.

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Il corteo estemporaneo ha quindi percorso San Giacomo, via dell'Istria, Servola, fino ad arrivare ad un centinaio di metri dalla Risiera, dove un cordone di forze dell'ordine ha bloccato gli antifascisti, impedendo loro di raggiungere il luogo dove si svolgeva la Cerimonia in onore delle vittime nazifasciste. Si sono registrati attimi di tensione con gli agenti che con gli scudi in plexiglas hanno respinto i tentativi di passare da parte dei manifestanti.

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Il corteo si è quindi fermato, sono comunque continuati gli slogan e gli sfottò verso le forze dell'ordine. L situazione è proseguita per oltre un'ora, con agenti antisommossa che continuavano ad arrivare. Altri momenti di tensione quando i cordoni di polizia sono stati praticamente circondati, pacificamente, dagli antifascisti, ed hanno risposto alle provocazioni di qualcuno con qualche manganellata.

Fortunatamente non si sono registrati feriti e per stemperare il clima i cordoni delle forze dell'ordine hanno liberato il passaggio, con i manifestanti che hanno raggiunto l'ingresso della Risiera, dove hanno lanciato ancora qualche slogan contro le autorità e le istituzioni, accusate di ricordarsi dell'antifascismo solo un giorno all'anno, in occasione del 25 aprile.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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