Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Il 16 maggio del 2022, con l'annuncio che sarebbero durati circa un mese, iniziarono i lavori di ristrutturazione della Galleria di Montebello, uno dei centri nevralgici del traffico di Trieste, in pratica il passaggio principale dalla periferia al centro del capoluogo giuliano.

Una ristrutturazione quanto mai necessaria e rinviata da anni, proprio a causa dei disagi che avrebbe provocato alla cittadinanza e quindi spauracchio elettorale per le amministrazioni che si sono succedute, fino però ad arrivare ad un non più procrastinabile rifacimento: il rischio di crolli era la spada di Damocle che incombeva su chi imboccava la galleria. L'amministrazione Dipiazza si è trovata così "obbligata" a gestire questa difficile opera, promettendo pochi disagi ai residenti per un tempo breve.

La realtà, dopo quasi un anno, parla di continui rinvii dell'apertura, inizialmente prevista per giugno 2022, poi per luglio; quindi, ottobre fino ad arrivare a dicembre, quando come data di "inaugurazione" era stata indicata il 13 marzo 2023.

Ad oggi, la galleria è ancora chiusa; l'ultimo messaggio del sindaco triestino, Roberto Dipiazza, annunciava la definitiva riapertura al 21 marzo, ancora una settimana di attesa. Ma molti cittadini sembrano non credere più alle reiterate dichiarazioni dell'amministrazione comunale.

Sui social non sono mancate le critiche contro le promesse non mantenute e lo scarso controllo sul rispetto delle scadenze da parte della ditta esecutrice dei lavori, soprattutto da parte di chi abita nelle vie vicine alla galleria, che ha visto un aumento esponenziale del traffico, dell'inquinamento atmosferico per i gas di scarico e di altri piccoli-grandi disagi quotidiani.

Numerosi però anche gli utenti che hanno apprezzato il coraggio di questa giunta di affrontare la restaurazione del tunnel e che giustificano i ritardi sottolineando l'importanza di questa titanica opera attesa da anni da tutta la città.

Davide Fifaco