Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Secondo quanto spiegato da Sergio Persoglia, scienziato e coordinatore del Forum Ambiente e Scienza del PD di Trieste, il progetto della cabinovia che collegherebbe Opicina al Porto Vecchio presenta una serie di criticità che rendono questa idea antieconomica, poco utile contro l'inquinamento e sotto il punto di vista del traffico, con l'aggravante che per la realizzazione andrebbe intaccata un'area naturale protetta.

Ma quale è il principale motivo perché quest'opera non andrebbe portata e termine? Ce lo spiega lo stesso Sergio Persoglia: "Secondo me, la principale ed anche la più banale è che non si capisce a che diavolo possa servire la cabinovia! Poi ci sono vari motivi, ma diciamolo meglio: viene finanziata dal PNRR su un'azione che ha l'obiettivo di spostare dal privato al pubblico il 10% del traffico cittadino. L’ovovia ha come obiettivo di arrivare a spostare una quantità che è molto al di sotto del 10%. Arriva sopra il 10% solo se si considera il traffico che arriva da nord, però il traffico che arriva dal nord è piccola cosa rispetto al traffico cittadino, questo è il primo motivo. È quindi un'opera molto costosa, arriva ad oltre 60 milioni, per degli effetti che sono del tutto insignificanti, se uno considera il numero di passeggeri che lo utilizzerà rispetto al numero di movimenti nell'ambito cittadino è ben poca cosa. Se uno considera il numero di inquinanti o di emissioni di CO2 che verranno ridotte, anche queste sono dell'ordine dell'1-2%. Il vero problema è che si spende tanto per un’opera e non si capisce in realtà a che cosa serve. Oltre a questo, naturalmente, c'è l'enorme problema che per arrivare a Opicina taglierà per circa 2 km e mezzo su un'area protetta, dove per leggere sono proibiti gli impianti a funi… Direi che basterebbe questo!".

Davide Fifaco