Foto: Università di Trieste
Foto: Università di Trieste

200 studenti provenienti da 10 paesi europei, riuniti per vivere assieme un’area di confine. È partita questa mattina all’Università di Trieste la settimana formativa internazionale “Beyond Borders”, iniziativa che si svolge all’interno di un’alleanza di atenei chiamata “Transform4Europe”, un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del progetto Erasmus, con lo scopo di costruire una rete europea dell'alta formazione.

Foto: Martegani
Foto: Martegani

"Beyond Borders", organizzato congiuntamente dall’Università degli studi di Trieste e dall'Università del Litorale di Capodistria, ha portato nell’area di confine, da oggi fino al 24 maggio, 200 studenti provenienti dieci atenei di Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Polonia, Bulgaria, Estonia e Lituania, oltre che Italia e Slovenia.
La cerimonia ha visto gli interventi, fra gli altri, del Prorettore Vicario dell'Università di Trieste Valter Sergo, di Klavdija Kutnar, Rettore dell'Università del Litorale, e di Alberto Pallavicini, delegato del Rettore dell’Università di Trieste per Transform4Europe.
Il progetto, che in realtà progetto non è – spiega Pallavicini - si chiama Transform4Europe, ed è un'alleanza universitaria. Non è un progetto perché è un processo, un processo di trasformazione dell'alta formazione fortemente voluta dalla Comunità europea, per cercare di rafforzare la presenza e le attività delle università, che in questo momento sono abbastanza atomizzate all'interno del contesto europeo. Con questo progetto si vogliono creare degli aggregati, dei macro-aggregati transnazionali, con tutti i vantaggi che conseguono dalle riunioni e dell'unificazione del concetto di essere, mantenendo la pluralità e la diversità che esistono in Europa”.

Ho fortemente voluto l'entrata dell'Università del Litorale dentro quest’alleanza, perché a livello locale possiamo riuscire a sperimentare quello che poi l'Europa vuole fare a livello continentale".

Alberto Pallavicini

Oggi – aggiunge - c'è stata questa presentazione a cui hanno partecipato tutti i 200 studenti provenienti da 10 università in tutta Europa. Si studierà, guadagneranno anche dei crediti, ma in questa settimana ci sarà anche del divertimento. Abbiamo organizzato delle attività assieme ai colleghi dell'Università del Litorale, ed è questo il punto importante: è la prima Transform4Europe dell'Alleanza organizzata congiuntamente da due università. Ho fortemente voluto l'entrata dell'Università del Litorale dentro quest’alleanza, perché a livello locale possiamo riuscire a sperimentare quello che poi l'Europa vuole fare a livello continentale”.
Quindi sono ritornati i controlli ai confini, ma le università vanno oltre…
Assolutamente, l'università va oltre: è assurdo che i nostri colleghi non sappiano cosa si faccia a 15 chilometri di distanza, e uno dei miei lavori è anche quello di mettere in contatto i docenti delle nostre due università, tanto è vero che in questo breve tempo d’interlocuzione, abbiamo già organizzato dei corsi di laurea congiunti e delle piccole mobilità che sono agevolate dalla vicinanza”.

Foto: Università di Trieste
Foto: Università di Trieste

Nella prima parte della settimana lezioni e attività si svolgeranno nel Capoluogo giuliano; mercoledì ci sarà un’iniziativa a cavallo del confine al Castello di San Servolo, con una lezione di storia sull’area, per poi chiudere la settimana nelle aule di Capodistria.
Fra le attività sono previsti corsi di lingua, incontri dedicati alla mobilità universitaria e alla scienza partecipata e momenti conviviali, con l’obiettivo di far comprendere agli studenti la storia, le ricchezze e il modo di vivere di un territorio di confine.
In particolare l’Università di Capodistria ospiterà meeting dedicati all'internazionalizzazione dell'istruzione superiore e all'importanza strategica dello sviluppo di Università europee. In programma anche incontri sulla mobilità per tutte le comunità accademiche e lo Student Council dell'Alleanza. In coda all'evento, sabato 25 maggio, è prevista una visita a Portorose e Pirano.

Alessandro Martegani

Foto: Università di Trieste
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