Foto: MMC RTV SLO
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Seconda giornata di Atreju a Castel Sant'Angelo a Roma tra gli ospiti il ministro dell'Economia Giorgetti, che ha spiegato: "Quando si parla di economia italiana non possiamo ignorare che siamo inseriti in contesto più ampio", dove guerre, pandemia "hanno avuto impatto sui debiti pubblici".

Non è un periodo normale, ma piuttosto anomalo sottolinea il ministro, che afferma che chi è più indebitato deve avere "accortezza e attenzione". Giorgetti ha spiegato che "qualsiasi tipo di azioni che fa il governo deve ispirare credibilità, serietà perché ogni due settimane soggetti finanziari internazionali comprano il debito italiano” ed i cittadini pagano di più o di meno in base alla affidabilità che si genera".

"L'Ue è incapace di prendere decisioni in tempi tempestivi e strategici – prosegue Giorgetti - è impossibile decidere".

Sul Superbonus il ministro dell'economia afferma che poteva avere un senso nel momento di "di massimo dolore", ma poi andava ridotto, spiegando che "il conto da pagare è ahimè arrivato a 94 miliardi e entro fine anno sforeremo i 100".

Sul Patto di stabilità Giorgetti precisa che "le negoziazioni sono andate avanti" ma le possibilità che si arrivi ad un accordo la settimana prossima sono "scarse". "Non ho niente contro le videoconferenze" ma "anche no" a chiudere in video un accordo "che condiziona l'Italia per i prossimi anni. Quindi un Ecofin in presenza è più opportuno". Il negoziato "secondo me andrà avanti finché ci saranno condizioni anche politicamente diverse", ha concluso.

Davide Fifaco