Foto: EPA
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La premier Meloni, intervenuta al Festival delle Regioni, parlando della questione energetica ha affermato: "Il Piano Mattei per l'Africa è un progetto che stiamo elaborando coi paesi africani e che porteremo in Parlamento. Un piano che significa dare aiuto ai paesi africani in questo momento critico di flussi migratori e significa ridare un ruolo all'Italia nel Mediterraneo. L'Italia può diventare l'hub di approvvigionamento energetico d'Europa e l'attore di prima fila nel rapporto con l'Africa".

Meloni ha poi spiegato che l'autonomia finanziaria proseguirà senza stop, dando più potere alle Regioni che avranno dimostrato di aver speso i soldi in modo virtuoso. Sulla sanità dichiara che l'esecutivo si impegna per abbattere le liste di attesa.

La presidente del Consiglio ha anche gettato acqua sul fuoco dopo le recenti polemiche con la magistratura, precisando: "Non c'è nessuno scontro con la magistratura. Dico quello che penso. La magistratura è libera di disapplicare una legge del governo e il governo è libero di dire che non è d'accordo".

Intanto sia l'Associazione nazionale magistrati (Anm) che il Consiglio superiore della magistratura (Csm) hanno difeso la giudice di Catania che è andata contro le recenti disposizioni del governo sui migranti, dopo non aver convalidato un trattenimento per 3 richiedenti asilo nel centro di permanenza per il rimpatrio di Pozzallo. Il Csm, su richiesta della maggioranza dei consiglieri togati ha richiesto di aprire una pratica a tutela della giudice catanese, in seguito alla "grave delegittimazione professionale" di cui è stata oggetto. La Giunta di Anm ha invece precisato che "il controllo giurisdizionale sui provvedimenti che limitano la libertà personale è principio costituzionalmente garantito, irrinunciabile in uno Stato di diritto" ed ha aggiunto che le dichiarazioni della maggioranza parlamentare esprimono "una preoccupante visione delle prerogative di verifica di legalità esclusivamente attribuite alla magistratura e ne minano l'indipendenza e l'autonomia".

Si registrano anche degli scontri tra alcuni manifestanti, perlopiù studenti, che attendevano Meloni Davanti a Palazzo Nuovo, nel capoluogo piemontese e le forze dell'ordine presenti in via Castello, nei pressi della Prefettura di Torino. Su uno striscione la scritta: "Non sei la benvenuta". riferita alla premier. I manifestanti hanno lanciato oggetti e uova ed una volta venuti a contatto con il cordone di polizia sono volate manganellate.

Davide Fifaco