Sono nove i ragazzi accusati di essere responsabili a vario titolo della violenza di gruppo commessa su due cugine di 10 e 12 anni in centro sportivo abbandonato a Caivano, comune del Napoletano, uno dei centri più degradati del paese, considerato la più grande piazza di spaccio d’Europa, già finito sulle cronache in passato per casi di omicidio e violenza.
La denuncia degli stupri, ripetuti nel tempo e trasmessi anche in diretta dal branco, era arrivata a luglio, quando il fratello di una delle ragazzine aveva avuto dei sospetti e aveva spinto il padre a denunciare i fatti.
Il primo a essere stato arrestato era stato un ragazzo di 19 anni, ma le indagini hanno portato ad individuare gli altri componenti del branco, fino alle misure cautelari nei confronti di nove persone, sette minorenni, accusate delle violenze sessuali di gruppo di cui sono state vittime le due cugine, che hanno anche riconosciuto i componenti del branco dalle foto. Tre arrestati hanno 14 anni, uno 15 e due 16 anni. Un settimo indagato ha compiuto 18 anni dopo i fatti contestati.
Fra i nove arrestati c’è anche il fidanzato di una delle vittime, che avrebbe costretto la bambina a subire rapporti sessuali sotto la minaccia di un bastone.
Gli arrestati sono stati incastrati anche dalle perquisizioni e da chat, messaggi e video recuperati dai telefoni cellulari sequestrati. Gli inquirenti sospettano anche che gli stupri fossero stati filmati anche con l'intento di ricattare le vittime. Una violenza sessuale era avvenuta a casa di uno degli indagati, ed era stata trasmessa in diretta con una videochiamata agli altri componenti del gruppo.

Alessandro Martegani