Foto: Radio Capodistria (il natante dell'ispettorato per la pesca)
Foto: Radio Capodistria (il natante dell'ispettorato per la pesca)

Il ministro dell'agricoltura Jože Podgoršek, con la sua squadra, ha visionato le attrezzatture in dotazione all'ispettorato per la pesca, in primo luogo l'imbarcazione che secondo Podgoršek sta adempiendo in maniera efficace il proprio compito di monitoraggio delle zone di pesca e di controllo della vendita dei prodotti del mare sia sul mercato ittico all'ingrosso sloveno che quello italiano. Grazie ai fondi europei per la pesca e gli affari marittimi, che hanno cofinanziato anche il natante in uso all'ispettorato, verranno fatti interventi per un valore di diversi milioni di euro anche ai porticcioli di Isola e Sezza e per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro dei pescatori, ha detto Podgoršek.


Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria


Il ministro ha ricordato che sono in corso colloqui bilaterali con la Croazia per permettere ai pescatori sloveni di pescare nella zona economica esclusiva croata in Adriatico. Assieme al ministero degli esteri e i colleghi croati si stanno discutendo soprattutto le condizioni di pesca, ha detto Podgoršek che ha auspicato che entro autunno si possa giungere ad un accordo, l'interesse c'è da entrambe le parti, ha sottolineato. La pesca costiera rappresenta per l'Unione europea un settore di estrema importanza, ha continuato il ministro, ed è anche una delle priorità della presidenza di turno slovena del Consiglio europeo in questa seconda parte dell'anno. Ha confermato che quest'anno si è regiostrato un calo nella quantità di pescato rispetto allo scorso anno quando sono state pescate 150 tonnellate, ma in linea con quanto pescato dal 2017 al 2019, ovvero 110-120 tonnellate. Da un lato guardiamo con preoccupazione a questo trend, dall'altro però e ce lo dicono anche i pescatori stessi, ha rilevato, sono fluttuazioni naturali della poolazione ittica, c'è tempo per recuperare fino alla fine della stagione