Foto: Pixabay
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Niente di nuovo sul fronte dei dati Covid in Slovenia dove il numero di contagi risulta leggermente aumentato rispetto la stessa giornata della settimana precedente con la percentuale di test positivi PCR sul totale di quelli processati pari a 22. Sale anche il numero di contagi registrati ieri sul Litorale con 45 nuovi positivi a Capodistria, 13 a Pirano,10 a Isola e 2 ad Ancarano. Resta stabile, invece, il numero dei pazienti Covid, tra i quali il più giovane ha 28 anni.

Per ora, quindi, la situazione epidemiologica sembra essere ancora bloccata sul plateau dal quale gli esperti sperano si possa uscire prima dell’arrivo delle epidemie stagionali di influenza e di malattie respiratorie che potrebbero peggiorare la situazione nelle strutture ospedaliere del paese, che allo stato attuale sono ancora in grado di operare in modo relativamente normale.

Per questo si sta cercando di intensificare la campagna di informazione rivolta a coloro che non hanno ancora fugato i loro dubbi sui vaccini, la cui somministrazione vedrà alcuni cambiamenti dopo le polemiche sollevate dal caso della ragazza morta dopo il vaccino Janssen. Vicenda sulla quale deve ancora esprimersi la commisione istituita per indagare sulla possibile correlazione tra il decesso e la vaccinazione con l'antidoto prodotto dalla Johnson & Johnson.

Il gruppo di esperti che sta seguendo la campagna vaccinale per il governo ha suggerito in ogni caso di proseguire le immunizzazioni per tutti con i vaccini mRNA; mentre quelli vettoriali dovrebbero essere somministrati solo in caso di richiesta esplicita del paziente che deve però dimostrare di essere stato sufficientemente informato su possibili conseguenze. Inoltre per gli under trenta gli esperti consigliano l’uso esclusivo del vaccino della Pfizer che in questi mesi ha dimostrato di essere più sicuro per queste fasce di età rispetto a quello della Moderna.

Secondo l’Istituto nazionale di sanità pubblica, il 54% delle persone in Slovenia sono state vaccinate con una dose del vaccino Covid-19 e 1.047.123, mentre il 49,7% della popolazione risulta immunizzato con due dosi . La soglia per raggiungere una certa tranquillità si aggira sull’80% e quindi la strada per un ritorno alla normalità sembra ancora lunga, a differenza di altre parti di Europa dove questo obiettivo è stato raggiunto da tempo.

Barbara Costamagna