Solo sei contee su 21 sono riuscite ad eleggere il governatore al primo turno e di queste 4 sono andate al HDZ, una ai socialdemocratici mentre in Međimurje è stato confermato al terzo mandato il candidato indipendente, Mitija Posavec. Nella Regione litoraneo montana non riesce ad ottenere il mandato al primo turno il socialdemocratico Zlatko Komadina ed è la prima volta che succede da cinque tornate elettorali in qua. Si è fermato al 42 per cento di preferenze e tra quindici giorni dovrà vedersela con Gari Capelli candidato del HDZ che ha ottenuto quasi il 27 per cento dei voti. Si tornerà al ballottaggio in tutte le Contee della Dalmazia e anche nella Regione istriana dove il candidato della Dieta democratica istriana Boris Miletić ha intascato il 47 per cento e dovrà affrontare il socialdemocratico Danijel Ferić sostenuto dal 22 per cento dei votanti istriani. Grande successo a Zagabria della piattaforma eco socialista Možemo/Possiamo che piazza al primo posto con il 45 per cento Tomislav Tomašević. Secondo ma sul filo di lana il cantante Miroslav Škoro leader del Movimento patriottico che si garantisce il ballottaggio superando di un punto percentuale Jelena Pavičić Vukičević ex vice di Milan Bandić, morto recentemente dopo aver guidato la capitale per due decenni. A Zagabria, ma anche a Spalato ed in altre località importanti, dunque, si registra una sconfitta dei candidati "accadizeta" e di quelli socialdemocratici. Socialdemocratici che ottengono il 30 per cento con Marko Filipović a Fiume. Erede di Vojko Obersnel pure lui sindaco per vent'anni, Filipović che se la vedrà il prossimo 31 maggio con l'indipendente Davor Štimac che ha registrato un 16 per cento di voti.
Per quanto riguarda la Regione istriana, come detto, il 31 maggio ballottaggio tra il dietino Boris Miletić e il socialdemocratico Danijel Ferić per la carica di governatore mentre per quanto riguarda il Consiglio regionale la DDI incassa il 42 per cento di preferenze contro il 14 del SDP, 11 del HDZ e il 9 di Možemo. Sarà invece la buiese Jessica Acquavita la nuova vicepresidente della Regione per la Comunità nazionale italiana. Con il 52 per cento di preferenze ha sconfitto il polese Valmer Cusma. Per quanto riguarda le elezioni di sindaci e vicesindaci della CNI, l'indipendente Edi Pastrovicchio spodesta la Dieta e conquista Dignano. Questa forse la sorpresa maggiore di questa tornata elettorale che vede i regionalisti in calo in gran parte di comuni e città dove avanzano liste civiche e candidati indipendenti. Il partito delle tre caprette vince a Rovigno, Parenzo, Cittanova e Buie ma per esempio perde Pinguente, dove al ballottaggio ci saranno Damir Kajin che veste la maglietta SDP e l' indipendente Dean Prodan. A Pola, la candidata dietina Elena Puh Belci si ferma al 35 per cento e dovrà vedersela al secondo turno con l'indipendente Filip Zoričić. A vicesindaco CNI nella Città dell'arena eletto Bruno Cergnul che con 315 voti supera Fabrizio Radin già vicegovernatore ad interim e che di voti ne ha presi 293. A Pisino il sindaco uscente Renato Krulčić dovrà tornare al ballottaggio e affrontare Suzana Jašić di Možemo/Possiamo. Grande conferma invece a Umago per il socialdemocratico Vili Bassanese che con il 65 per cento si appresta ad intraprendere il suo quarto mandato mentre, sempre ad Umago, Floriana Bassanese Radin è stata riconfermata a vicesindaco CNI. Per quanto riguarda gli altri vicesindaci italiani da segnalare la vittoria a Dignano di Diriana Delcaro Hrelja e a Verteneglio -dove i candidati erano tre -quella di Maurizio Veronese. Sempre a Verteneglio si andrà al ballottaggio per scegliere il sindaco tra l'indipendente Neš Sinožić e il dietino Ezio Barnaba. Per quanto riguarda gli altri vicesindaci italiani a Parenzo eletto Ugo Musizza, a Torre Gaetano Benčić, a Cittanova Viviana Fakin, a Buie Corrado Dussic, a Visinada Neda Sainčić Pilato e a Portole Sandra Šorgo.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: EPA
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