Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Inquietanti segnali di intolleranza verso la Comunita' nazionale italiana ultimamente si manifestano a Pola piu' volte indicata come esempio di convivenza interetnica, multiculturalismo e pluringuismo. L'ultimo a dir poco increscioso episodio riguarda il vandalismo contro il busto di Lino Mariani collocato a pochi metri dall'entrata nella sede della Comunita' degli Italiani. Con la complicita' delle tenebre qualcuno ha divelto il busto di Lino Mariani dal basamento e gettato per terra. Poi, come ci ha comunicato il Vicesindaco italiano Bruno Cergnul, e' stato raccolto dal personale del vicino Museo archeologico al quale era stata fatta la segnalazione. Ad ogni modo il busto ritornera' al suo posto nell'arco di pochi giorni. Il fatto e' stato denunciato alla polizia. Lino Mariani, lo ricordiamo, era uno dei tre operai polesani caduti nello scontro con la Polizia del governo militare alleato, durante la manifestazione del 3 gennaio 1947 promossa per impedire che i macchinari del mulino elettrico di Pola venissero smantellati e portati in Italia. Il vandalismo arriva alcuni giorni dopo il Convegno scientifico sulla Strage di Vergarolla del 18 agosto 1946 promosso dal Consiglio della Minoranza italiana autoctona della Regione istriana, non gradito dalla stampa croata per via delle ipotesi emerse secondo le quali si sarebbe trattato di un atto intimidatorio verso gli Italiani di Pola per costringerli a intraprendere la via dell'esodo. Cosa che puntualmente avvenne tanto che in citta' rimasero pochissimi Italiani. Difficile dire se vi sia un nesso tra il vandalismo e il convegno scientifico, pero' la coincidenza temporale non esclude alcuna opzione.

Valmer Cusma