L'onore di tagliare il nastro a Lorenzo Persel, alunno della quarta che ha rappresentato il collettivo scolastico definito nel suo, come in altri interventi, "una grande famiglia". A fare gli onori di casa la preside Irena Penko che ha ringraziato per il lavoro di squadra portato avanti dai tutti i soggetti coinvolti. "Un percorso che non si ferma qui, ma che segna l'inizio di una nuova fase volta a elevare l'offerta didattica", ha affermato Franko Gergorić presidente del Consiglio cittadino buiese. Anche i presidenti di Giunta esecutiva e Unione italiana, Marin Corva e Maurizio Tremul si sono dichiarati sicuri che si saprà far crescere l'istituzione scolastica, mettendo al centro le persone. Entrambi hanno inoltre lodato la sinergia e le scelte condivise che hanno portato a finanziamenti interstatali congiunti. Un pensiero condiviso da Vesna Šeparac, esponente del Ministero croato all'istruzione secondo la quale la via della collaborazione andrebbe percorsa pure nel rafforzamento del mondo scuola. Il governatore istriano Boris Miletić ha ricordato che investire nell'educazione e istruzione rappresenta un'assicurazione per il futuro della Regione e di tutta quest'area europea che tra qualche giorno non consocerà confini. "Un'assicurazione pure per la componente italiana autoctona e parte indelebile di quest' Istria plurietnica e multiculturale" gli ha fatto eco la sua vice Jessica Acquavita che ha invitato alunni e professori a godersi questa più che meritata nuova scuola. "Questo edificio sia da stimolo alla salvaguardia della lingua e cultura di un' etnia verso la quale la storia non e' stata clemente", ha affermato invece il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, Furio Radin più volte nominato negli interventi per il suo grande apporto dato al progetto. Un ruolo che gli è stato riconosciuto pure dal Sottosegretario italiano agli esteri, Giorgio Silli. "L'Italia è orgogliosa del contributo dato e lo è ancor di più della sua minoranza" ha detto l'alto esponente della Farnesina che ricordando il Trattato italo-croato sulla tutela dei gruppi etnici ha detto: "La Regione istriana con i suoi valori è una splendida piattaforma per arricchire le relazioni tra i due paesi mentre l'Unione italiana svolge un ruolo fondamentale nella creazione di una visione strategica volta a intensificare gli scambi culturali; massima priorità al settore scolastico, ma in un prossimo futuro bisognerà puntare pure sull'imprenditoria e la comunicazione".

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Radio Capodistria
Foto: MMC RTV SLO/Foto: Radio Capodistria

Presenti alla cerimonia buiese pure l'ambasciatore d' Italia a Zagabria Pierfrancesco Sacco e il console Davide Bradanini, il vice-zuppano Tulio Demetlika, i dirigenti dei dipartimenti cultura e istruzione della Regione istriana, Vladimir Torbica e Patricia Perzan, i deputati al Sabor Katarina Nemet, Marin Lerotić e Emil Daus, gli esponenti dell' Università popolare di Trieste Emilio Fatovic e Fabrizio Somma nonché numerosi sindaci e vice-sindaci dell'area e i presidenti delle Comunità degli italiani.
Da ricordare infine che i lavori di ampliamento e ristrutturazione - iniziati proprio nel 50.esimo anniversario della fondazione dell'istituto scolastico buiese ovvero nel gennaio del 2021 - si sono conclusi la scorsa estate permettendo agli studenti di iniziare il nuovo anno scolastico nel nuovo edificio. Una struttura di mille 600 metri quadrati - moderna e funzionale- costata 2 miliardi e mezzo di euro, il 40 per cento finanziato dal governo croato, il 37 per cento da quello italiano per tramite dell' UI e il 18 per cento dalla Regione istriana. Sono un centinaio, gli studenti che attualmente frequentano i sette indirizzi di studio della "Leonardo da Vinci".

(lpa)

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Radio Capodistria
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