Janez Janša, Matej Tonin e Marjan Šarec Foto: BoBo
Janez Janša, Matej Tonin e Marjan Šarec Foto: BoBo

Dopo l'incontro con il presidente della Camera di Stato, Matej Tonin, incentrato sulla composizione degli organismi parlamentari, i gruppi di partito della futura coalizione di governo e la Sinistra hanno acconsentito che i tre partiti di opposizione Partito Democratico, Nuova Slovenia ed il Partito Nazionale sloveno ottengano la maggioranza nelle Commissioni per il controllo delle Finanze pubbliche, dei Servizi segreti e della Sicurezza.

Secondo Tonin, le Commissioni ed i Comitati dovrebbero venire composti da massimo 13 membri, la coalizione ha però chiesto un maggiore numero di componenti per poter battere ai voti l'opposizione. Polemiche anche riguardo lo status della Sinistra nelle Commissioni per il controllo delle Finanze pubbliche e dei Servizi segreti. La coalizione ritiene che faccia parte dell'opposizione, SDS, NSi e SNS però non hanno acconsentito ad una formazione delle Commissioni che consenta alla Sinistra di rappresentare l'ago della bilancia.

Intanto i leader del pentapartito hanno approvato l'accordo sulla ripartizione dei 16 ministeri del nuovo governo Šarec, che dovrà ancora essere esaminato dalle amministrazioni dei partiti. I segretari generali di Lista di Marjan Šarec, Socialdemocratici, DeSUS, Partito del Centro Moderno e quello di Alenka Bratušek hanno discusso anche riguardo i nuovi segretari di Stato presso i dicasteri, senza però raggiungere un'intesa.

Alla Lista di Marjan Šarec, che guiderà il governo, i ministeri di Sanità, Interni, Pubblica amministrazione e Finanze. I dicasteri legati a Cultura, Giustizia ed Istruzione andranno ai socialdemocratici; Economia, Esteri, Ambiente e Lavoro al SMC, la Difesa e l'Agricoltura al DeSUS. Al Partito di Alenka Bratušek i ministeri dell'Infrastruttura, della Politica europea di Coesione e degli Sloveni residenti al di fuori dei confini nazionali. Dalle file del Partito dei Pensionati e della Lista di Marjan Šarec anche i due vicepresidente della Camera.