Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

La speranza è che un domani, ha chiosato Romano Sauro, anche a Capodistria ci sia una targa per ricordare Nazario Sauro "marinaio che combattè e morì per la libertà", magari sulla facciata della sua casa natia nel rione di Bossedraga. Un auspicio condiviso anche dal vicesindaco italiano di Capodistria Alberto Scheriani che si è detto favorevole, in futuro, alla posa di targhe per ricordare tutti i personaggi storici capodistriani degni di nota. Ritornando alle polemiche scatenate sui social e contrarie alla presentazione del progetto su Nazario Sauro già a Pirano, Scheriani si è detto vicino alla comunità degli italiani piranese, ribadendo che l'ignoranza danneggia tutti ed è perciò giusto spiegare le cose a chi non le conosce. Partendo proprio dai giovani, ancora Scheriani, ricordando l'incontro avuto tra Romano Sauro e gli studenti delle scuole medie con lingua d'insegnamento italiana di Capodistria, Isola e Pirano.

Che poi - ha ricordato lo stesso Romano Sauro, è l'obiettivo primario di tutto il viaggio. Trasmettere ai ragazzi entusiasmo, fiducia e speranza per il loro futuro, ricordando i valori che furono di Nazario Sauro, patriota e cosmopolita, non nazionalista, educato dalla madre ai valori dell'italianità, uno spirito mazziniano che non ha nulla a che vedere con il fascismo, ancora Romano Sauro.

Si è detto turbato dalle esternazioni ostili emerse in questi giorni, Mario Steffè, presidente della Comunità degli italiani di Capodistria, per quest'odio anacronistico ed ideologico che credevamo superato. Nessun revisionismo o rivendicazione storica, ancora Steffè, siamo sempre stati rigorosi e formali rispettando tutti. La serata è poi proseguita con il racconto dell'ammiraglio Romano Sauro che ha presentato le tappe del suo lungo viaggio che lo hanno volutamente portato a Capodistria il 20 settembre, 138esimo anniversario della nascita del nonno Nazario. La connotazione anche umanitaria e benefica del progetto Sauro100 che vedrà la sua conclusione il prossimo 6 ottobre a Trieste. I ricavati del libro che porta lo stesso titolo del progetto sono destinati all'Associazione Peter Pan che occupa di bambini malati di cancro. (ld)