Foto: BoBo
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Sta per iniziare un'altra tappa della lunga e laboriosa opera di ristrutturazione totale delle vie e delle piazze del nucleo storico di Parenzo: ora tocca a Piazza Marafor, la piu' antica in citta', che in epoca romana comprendeva gli edifici dell'amministrazione pubblica e i templi sacri ed era l'epicentro di tutti gli eventi urbani. La settimana prossima prenderanno il via gli scavi archeologici. Al tempo dei Romani Piazza Marafor era il punto di convergenza degli affari e interessi politici, giuridici, religiosi e commerciali, ma era anche il ritrovo della popolazione del territorio parentino. Come annunciato alla stampa dal Sindaco Loris Peršurić, la settimana prossima prenderanno il via le operazioni preliminari della sua ristrutturazione. Vale a dire la rimozione degli attuali arredi urbani e della pavimentazione dopodiche' si procedera' agli scavi archeologici. L'intenzione e' quella di riportare alla luce l'originale pavimentazione di epoca romana per la quale poi verranno definite le modalita' di presentazione al pubblico. L'indagine del sottosuolo sara' di tipo interdisciplinare, pertanto vi saranno inclusi non solo gli archeologi, ma anche gli storici, progettisti, architetti e altri esperti. Si scavera' alla
profondita' tra 70 e 120 centimetri, dove appunto giace l'antica pavimentazione romana. Gli scavi dovrebbero concludersi entro aprile quando la piazza verra' ricoperta di uno strato di ghiaia per consentirne l'utilizzo fino all'avvio della ristrutturazione vera e propria, il cui progetto dipendera' in buona parte proprio dai risultati degli scavi archeologici. Per quel che riguarda i costi dell'intervento si attingera' principalmente dalle casse municipali e dell'Ente turistico del territorio. Durante le operazioni sara' necessario garantire il normale funzionamento delle infrastrutture e l'accesso ai residenti. "La piazza" cosi Loris Peršurić "merita di diventare nuovamente un luogo di incontro e di socializzazione della cittadinanza e anche un punto di eventi inclusi nell'offerta turistica e culturale".

Valmer Cusma