Foto: BoBo
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Dagli attuali 638 euro netti, il prossimo anno il salario minimo aumenterà a 667 euro, e da gennaio 2020 a 700 euro. Inoltre tra un anno circa tutte le aggiunte saranno escluse dalla retribuzione minima. Dal 2021 poi entrerà in vigore la formula per il calcolo dello stipendio minimo. Non c'è stato alcun dibattito né sono stati presentati emendamenti. Il relatore del testo e coordinatore di Levica-Sinistra, Luka Mesec, ha asserito che "questo è il passo più importante del governo Šarec". Sempre secondo Mesec, lo Stato ha dato un chiaro segnale di allontanamento dalle logiche meramente capitalistiche e di volontà di pensare a tutti i tipi di portafogli. Mesec ha ricordato che il salario minimo nel 2008 ammontava a soli 450 euro, 100 euro al di sotto del minimo costo di vita in quel momento. Il coordinatore di Levica-Sinistra reputa che si adotta una legge che consentirà al salario minimo di salire a 700 euro, e comprensive delle imposte sul reddito e dei contributi di sicurezza sociale e che il salario minimo ammonterà sempre ad almeno il 20 per cento in più del costo minimo della vita. Questa è una garanzia legale che eviterà a chi lavora, di cadere in povertà - ha detto Mesec. Levica - sinistra, in stretta sinergia con il governo, secondo Mesec, innalzando il salario minimo, garantisce l'aumento dell'assistenza sociale e la legge di attuazione di bilancio che frena con il risparmio sui transfer sociali, e permette di fare tre passi importanti per migliorare la posizione di quanti sono sottopagati, dei più poveri e dei più vulnerabili.
Con 46 voti a favore e nove contrari, la Camera di stato, ha valutato la proposta di modifica alla legge sugli indennizzi ai cancellati dall'anagrafe adotta per il proseguimento dell'iter parlamentare. In base alla proposta, gli indennizzi che i cancellati rivendicano in sede giudiziaria, non dovrebbero venir limitati. Verrebbe invece posto un tetto agli interessi di mora. Il governo ha preparato la proposta a seguito della sentenza della Corte Costituzionale.