Foto: BoBo
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REPORTER: La Slovenia avrà un governo di minoranza. Il pentapartito ha parafato il protocollo di collaborazione con la Sinistra, che garantirà il sostegno all'esecutivo e a Šarec quale mandatario per la sua formazione. La Lista Šarec, partito del centro moderno, socialdemocratici, Desus e Partito Alenka Bratušek arrivano a 43 voti, con la Sinistra la maggioranza è assicurata, si arriva infatti a 52; per affidare l'incarico di formare il governo ne servono 46. La Sinistra garantirà inoltre i voti per l'elezione di Dejan Židan alla presidenza della Camera di Stato.

ŽIŽA: Noi, i due rappresentanti delle Nazionalità italiana e ungherese siamo stati convocati dal futuro potenziale premier Šarec l'altro giovedì per avere un colloquio di tipo informativo, per conoscerci e presentare in linea di massima quelle che sono le nostre richieste per il futuro contratto di coalizione. Šarec ci ha chiesto se, nel caso venisse formato un governo di minoranza, con 45 voti perché, conteggiando i voti dei cinque partiti che ormai conosciamo bene, più i nostri due, si sarebbero ottenuti 45 voti al Parlamento, però con la possibilità di avere un appoggio esterno da parte del partito Sinistra. Quindi il presupposto era quello che si aspettava che il referendum interno del partito Sinistra desse luce verde alla possibilità di una collaborazione esterna. E noi in questo caso abbiamo detto assolutamente di sì, che siamo propensi a sostenere il governo che dovrebbe venirsi a formare, prima con la conferma del mandatario Šarec e nei 14 giorni successivi con la formazione del governo e la nomina dei vari ministri.

REPORTER: Non è quindi un'azione di salvataggio ma si tratta di una mossa di tipo costruttivo

ŽIŽA: Certo, in questo momento, come abbiamo visto, siamo oltre un mese e mezzo che stiamo discutendo sulle varie possibilità e quindi dopo tutte queste settimane di colloqui, l'unica possibilità reale di formazione del governo è stata questa che abbiamo oggi a disposizione. E quindi ragionando abbiamo visto che bisogna in qualche modo entrare in coalizione, quindi con il mandatario, per fare innanzitutto gli interessi della Repubblica di Slovenia, di tutti i suoi cittadini, ma in particolare gli interessi delle nostre due comunità autoctone.

REPORTER: Come le è sembrato il futuro premier nei confronti delle richieste ed esigenze delle due minoranze?

ŽIŽA: Assolutamente disponibile su tutti i fronti. Su tutto quello che abbiamo discusso e abbiamo presentato, abbiamo trovato una sua larga disponibilità. Credo che avremo un'ampia possibilità di collaborazione con ottimi frutti del nostro lavoro futuro. Sperando che il governo poi possa durare effettivamente per i 4 anni della legislatura attuale.

Dionizij Botter