Foto: Reuters
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La procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia va avanti, nonostante le scuse della società e il mezzo miliardo messo a disposizione, ma lo scontro fra il governo e Autostrade per l'Italia sembra essere solo al primo round.
Per la prima volta dal giorno del disastro, un ritardo di cui la stessa società si è scusata, i vertici di Autostrade hanno incontrato la stampa: dal presidente di Autostrade e Atlantia, Fabio Cerchiai e dall'amministratore delegato, Giovanni Castellucci, non è arrivato alcun commento sulle cause e sulle responsabilità del crollo, in attesa delle verifiche della magistratura. Autostrade ha però stanziato 500 milioni di euro per i primi aiuti alle vittime e a Genova, un fondo che sarà gestito dal comune, e si è offerta di "ripristinare il prima possibile la viabilità e ricostruire un ponte in acciaio sul Polcevera in otto mesi".
Nessun accenno allo scontro con il governo, ma Autostrade ha ribadito che "tutte le relazioni sul Ponte Morandi mostravano uno stato di salute buono", e che i lavori di manutenzione già programmati proprio sul tratto di ponte crollato, "non erano una procedura d'urgenza". Allo studio anche "l'ipotesi di liberalizzare i pedaggi a Genova".
Tutto lascia pensare che la società sia intenzionata trattare con il governo, mettendo sul piatto fondi e risorse, anche se per ora i toni non sembrano favorire una trattativa: il premier Conte ha confermato la procedura per la revoca, e ancor più duro è stato Luigi di Maio. "Lo Stato non accetta elemosine da Autostrade - ha detto -, pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto".
La trattativa, se trattativa ci sarà, appare dunque in salita, ma i toni utilizzati e anche il messaggio di cordoglio della famiglia Benetton, proprietaria ultima della società, sembrano confermare la volontà del gruppo di arrivare a un accordo, facendo anche leva sul fatto che il ritorno delle gestione delle Autostrade allo Stato potrebbe essere molto costoso, quasi 20 miliardi, senza considerare eventuali spese per il contenzioso con la società di gestione.
Per trovare un punto d'incontro, Autostrade è disposta a dare il via a una verifica generale di tutte le infrastrutture del paese, e a metter sul piatto nuovi fondi, ma non ad ammettere responsabilità, un punto su cui invece il governo sembra irremovibile. "Autostrade ha chiesto scusa e metterà dei soldi - ha detto Matteo Salvini - ma se qualcuno pensa che con questo possano pagare le loro colpe sbaglia: chi ha sbagliato deve finire in galera".