A. C.
Budapest non ha ancora rinunciato alla prospettiva di investire 200 milioni di euro nel raddoppio ferroviario Capodistria-Divača. E' quanto emerge dai colloqui tra il Ministro degli esteri sloveno Miro Cerar e l'omologo ungherese Peter Szijjarto. Il capo diplomazia magiaro ha detto si auspicare che la posizione di chiusura espressa dal Ministro per l'infrastruttura Alenka Bratušek non sia, in definitiva, quella del governo. Per l'Ungheria il porto di Capodistria è molto importante: il dieci per cento delle merci manipolate dallo scalo sono infatti destinate a questo Paese. Szijjarto ha confermato che se il governo Šarec confermerà la linea del Ministro Bratušek, il suo Paese si vedrà costretto a cercare nuove opportunità e rafforzare le relazioni con altri porti. Il presidente Viktor Orban nei giorni scorsi aveva citato espressamente lo scalo triestino. In merito alla realizzazione del secondo binario da segnalare che la 2TDK - società incaricata di seguire il progetto - ha bandito il concorso pubblico per l'elaborazione della documentazione inerente al raddoppio della ferrovia Capodistria-Divača. La scadenza per presentare gli elaborati è di 35 giorni. Uno dei metri di valutazione principali - si specifica nel bando - sarà quello del prezzo complessivo. A parità di punti assegnati, la competente commissione assegnerà l'appalto al progetto più vantaggiosa dal lato economico.
A. C.
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