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La democrazia digitale sconquassa la politica. La candidatura del leghista Massimiliano Fedriga per la carica di governatore del FVG sembra essere l’ennesima dimostrazione che il banco è saltato. Gli accordi erano altri, ma alla fine la coalizione di centrodestra ha dovuto cedere di fronte ai trattori, ma soprattutto davanti ai post sui social networks che invocavano a gran voce: “Fedriga presidente”.

Il messaggio rivolto alle segreterie di partito è stato chiaro: “O Max o non votiamo il vostro candidato”. Una voce alimentata attraverso la rete, che senza di essa non sarebbe mai arrivata così forte. In passato tutto si sarebbe ridotto a forti mugugni nelle sezioni della Lega e a qualche piccata dichiarazione pubblica. I tempi, però, sono cambiati e, così, il centrodestra ha scelto di non rischiare di buttar via una vittoria quasi scontata.

Davide Casaleggio, il guru della piattaforma digitale con cui opera il MoVimento 5 Stelle, in una recente intervista al Washinton Post ha dichiarato che i cittadini chiedono una vera democrazia e vogliono far sentire la loro voce direttamente senza essere ostacolati dall’establishment.

I partiti, così, devono far fronte a nuove forme di partecipazione diretta che rischiano di scardinare il loro modo di agire, ma soprattutto che stanno cambiando la politica. Affermare che la rete abbia scelto Fedriga è indubbiamente esagerato, ma sicuramente senza i social oggi il candidato del centrodestra sarebbe un altro.

Appare evidente che lentamente si sta dicendo addio a quella “società dello spettacolo” che aveva contraddistinto l’era di Berlusconi. Una politica trasformata in uno show televisivo, ma che restava ancora legata alle logiche dei salotti ed al volere dei leader di partito.

In una società liquida e in un clima sempre più post-ideologico stiamo assistendo ad uno stravolgimento copernicano che si sta diffondendo non solo in Italia. Se fino a ieri le risposte sembravano essere quelle delle convergenze al centro e del “ce lo chiede l’Europa”, oggi la gente vuole partecipazione e risposte forti, che politici senza precise piattaforme ideologiche sono disposti a dare.