Potrebbero essere questi gli ultimi giorni per Simona Angelini alla scuola “Dante Alighieri” di Isola. Per la preside il verdetto arriverà il prossimo 27 agosto. Pochi scommetterebbero sul fatto che il Consiglio della scuola, guidato da Evelin Kolarec Radovac, possa graziarla.
Nelle otto pagine in cui il Consiglio argomenta la necessità di destituire la dirigente scolastica si ritorna sull’assunzione della figlia della preside ed anche della cugina, che ricopriva l’incarico di vicepreside. Ancora una volta vengono ribadite le accuse di mobbing, che sarebbero confermate anche dal fiduciario sindacale, mentre si rileva che la situazione che si è venuta a creare in questi mesi avrebbe compromesso il processo pedagogico. Alla preside vengono contestate anche altre irregolarità. La più rilevante riguarda l’acquisto di due nuovi forni per la cucina senza la necessaria autorizzazione.

I legali della Angelini ribadiscono la trasparenza dei procedimenti seguiti, sottolineano che nessuna accusa di mobbing le è stata dimostrata e rilevano che l’acquisto dei forni era necessario per garantire l’indisturbato svolgimento del servizio mensa. Nella risposta al Consiglio della scuola si rimarca comunque che se si dovesse arrivare all’esonero la loro cliente ricorrerà al tribunale, dove vista “l’infondatezza delle accuse” e “la prassi giuridica vigente”, l’Istituto sarà costretto a pagare pesanti risarcimenti.

La Kolarec comunque ci tiene a precisare che se si arriverà alla delibera d’esonero, ci sarà anche una corposa documentazione che confermerà tutti gli addebiti. Resta da vedere se la Angelini verrà esautorata per colpa o per incapacità. Una questione su cui la Kolarec non vuole sbilanciarsi. La differenza non è irrilevante, visto che nel primo caso per la preside si aprirebbero le porte dell’Ufficio di collocamento, mentre nel secondo potrebbe ritornare ad occupare la sua vecchia cattedra.

Sta di fatto che le vicende che coinvolgono da mesi la scuola stanno lasciando il segno. Che la situazione fosse grave e non priva di conseguenze lo si era visto anche al momento delle preiscrizioni, che avevano fatto segnare un netto calo, ribaltando i trend di crescita degli scorsi anni. Molti parlano di un clima avvelenato dentro e fuori all’istituto, tanto che più di qualche insegnate starebbe cercando un lavoro alternativo. La stessa preside, in questi mesi, non ha mancato di aderire ad una serie di bandi sia di istituti della comunità nazionale italiana sia delle scuole slovena. A quanto pare tutte le risposte arrivate sono negative.

Intanto il nuovo anno scolastico è alle porte. Al momento la Angelini è impegnata a riempire le caselle del corpo docenti. I bandi sono usciti o sono in procinto di essere pubblicati in questi giorni; tutto per arrivare pronti all’appuntamento del I settembre, quando i bambini torneranno tra i banchi di scuola.

Saranno settimane, comunque, in cui si darà ancora battaglia. Da una parte i detrattori della preside vedono vicina la vittoria, mentre dall’altra c’è chi sottolinea che la scuola oramai, più che in mano al corpo docente è in quella dei genitori. Sta di fatto che la diatriba è aperta da troppo tempo ed è giunta l’ora di chiuderla definitivamente o con l’esonero della Angelini o lasciandola lì fino alla scadenza del mandato. La responsabilità, quindi, è tutta nelle mani Consiglio d’Istituto.

Stefano Lusa

Foto: Reuters
Foto: Reuters