Foto: Radio Capodistria
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Sono stati numerosi i presidenti delle CI che hanno partecipato all’incontro, probabilmente l’ultimo di questo mandato ma anche il primo in presenza dopo il lungo periodo pandemico. Tutti soddisfatti nel poter ritrovarsi e scambiare opinioni, idee, esperienze e riallacciare quei rapporti interpersonali che comunque non si sono interrotti neppure nei due anni di limitate libertà. Da segnalare l’invito del presidente UI, Maurizio Tremul, a consegnare gli elenchi dei soci rivolto ai sodalizi inadempienti e quello di leggere e riflettere sulle proposte di modifica allo statuto dell’Unione. Analizzata la relazione sui principali progetti ed interventi realizzati in questi ultimi quattro anni e calendarizzati alcuni importanti appuntamenti culturali e sportivi che si susseguiranno nei prossimi mesi: dal Festival Voci Nostre a quello del dialetto Istroveneto che con il Dimela Cantando farà tappa a Pirano, Venezia e Buie e fino agli incontri sportivi dell’Unione programmati ad inizio giugno. Un incontro - quello tra i presidenti delle CI - che ha voluto festeggiare ancor prima dell’inaugurazione ufficiale prevista il 10 maggio, il restaurato teatrino della comunità albonese, fulcro - ha raccontato la presidente, Daniela Mohorović – di numerose attività portate avanti dal sodalizio e ristrutturato grazie ai finanziamenti dell’UI e della municipalità.
La serata si è terminata con una sorpresa ovvero con la consegna dell’Ordine della stella d’Italia al presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva. L’alta onorificenza conferitagli dal presidente italiano, Sergio Mattarella, gli è stata consegnata dal console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini. Corva che si è dichiarato felice e onorato ha aggiunto: “Sono grato allo Stato italiano e alle autorità diplomatiche che hanno riconosciuto il mio impegno per il mondo comunitario che è il mondo nel quale sono cresciuto e nel quale ho continuato a lavorare e anche perciò ho voluto condividere questo momento proprio con i rappresentanti delle nostre Comunità. Vedo quest’onorificenza - ha aggiunto Corva - come un riconoscimento all’Unione italiana, ai miei collaboratori della Giunta esecutiva, ai servizi amministrativi, alla presidenza, alla stessa Assemblea ed è quindi un riconoscimento all’impegno che tutti noi volgiamo nella salvaguardia della nostra identità lingua e cultura”.

Lionella Pausin Acquavita