Foto: prove di foto di gruppo del Consiglio comunale di Capodistria


Approvato con procedura abbreviata il bilancio di previsione del Comune città di Capodistria per il prossimo anno. La finanziaria ammonta a poco meno di 80 milioni di euro, di cui il 43% destinato agli investimenti. Il sindaco Aleš Bržan presentando il documento ha sottolineato che si tratta del primo bilancio partecipativo del comune, che consentirà uno sviluppo equilibrato del centro e dell'entroterra, troppo spesso trascurato. Un bilancio, ancora il primo cittadino che non realizza sogni, bensi necessità. Nel corso della seduta il consiglio ha accolto la proposta di esonero del direttore del Fondo alloggi pubblico del Comune Goran Malenič per irregolarità e malagestione dell'ente e dato luce verde alla candidatura di Pirano a capitale europea della cultura 2025, un progetto che vede coinvolti i quattro comuni costieri.

E il bilancio per il 2020, e in particolare i mezzi destinati alla comunità nazionale italiana, è stato oggetto di un acceso, e frizzante dibattito e scambio di opinioni fra i tre consiglieri al seggio specifico, che alla fine hanno votato a favore del documento.

Ci hanno pensato i consiglieri al seggio specifico a ravvivare il dibattito sul bilancio per il prossimo anno. Circa 560mila euro destinati dal Comune alla comunità nazionale italiana un aumento del 3,5% rispetto allo scorso anno che a fronte del 5% richiesto per le attività culturali viene interpretato come una ripicca nei confronti della minoranza italiana per Alberto Scheriani che ha portato in consiglio anche la posizione della Can Capodistria. "Mi sono rifatto a quella che è stata la riunione della Can Capodistria che ha preso in esame il bilancio di previsione. Ci rendiamo conto che che i soldi mancano per tutti come è stato anche detto ddal sindaco, però viste le nostre esigenze e visto anche il procedimento che è stato portato avanti l'anno scorso per il bilancio del 2019 ci attendavamo che le nostre richieste venissero accettate in toto. Un gesto di ripicca perché in questo ultimo anno abbiamo avuto una serie di discussioni non indifferenti con l'amministrazione comunale" ha detto Scheriani.

Abbiamo chiesto a Scheriani se in sede di gruppo consiliare CNI hanno discusso della questione. "Il gruppo consiliare della CNI ha votato il bilancio ed è giusto che l'abbia fatto. E' chiaro che ognuno di noi ha una propria visione su come appunto è stata gestita la cosa nell'ultimo periodo se parliamo di bilancio. Io faccio anche parte della comunità autogestita e mi sento in dovere anche di portare la posizione della CAN di Capodistria che ricordo ancora una volta- la comunità autogestita è l'interlocutore del comune oer quanto rigiarda la CNI."

Pronta la risposta del consigliere Mario Steffè, che è anche vicesindaco italiano, che ha detto che il comune si impegna in maniera consona a sostenere le necessità particolari della minoranza italiana pur ammettendo che ci sarebbero ancora ampi margini di miglioramento ma che in questa fase di armonizzazione del bilancio è stato fatto il massimo. "Si, il dibattito è stato abbastanza vivace ma credo sia giusto che sia così, in quanto sono state tre candidature indipendenti ognuna poi ha portato le posizioni che ritiene, che crede più opportune rispetto a questa discussione sul bilancio di previsione. Da parte mia ho riferito in merito a quello che è il mio ruolo istituzionale, che in qualità di vice sindaco devo perorare, devo indirizzare verso i servizi comunali e il sindaco quelle che sono le richieste della comunità autogestita della nazionalità italiana. Queste sono state accolte quasi in toto dopo un lungo anche abbastanza faticoso processo di armonizzazione. Putroppo, e questo lo dobbiamo però precisare, non è stato possibile realizzare la voce investimenti nell'entità prevista."

Come cittadina sono contenta di bilancio, ha detto Ondina Gregorich Diabatè che ha sottolineato in mezzi che verranno destinati alla manutenzione del cimitero cittadino. Per le richieste non rispettate in toto della CNI, la Gregorich Diabatè ha detto che i tagli si sono stati un po' ovunque. E in merito al vivace scambio di opinioni tra i consiglieri al seggio specifico: "Forse siamo un po' divergenti, perchè ognuno ha le proprie idee; non è questione di cedere, è questione che se uno ci tiene alle proprie idee ci tiene e basta, che siano giuste o sbagliate."

(ld)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria