Come ricordiamo l’accordo impegna la Regione Friuli Venezia Giulia e la Can costiera a condividere le buone prassi nel campo della traduzione giuridico-amministrativa e i risultati ottenuti dalle attività di normazione terminologica, non escludendo la possibilità di realizzare una banca dati, glossari e metodologie di lavoro ed esaminare la possibilità di sviluppare nuove intese per realizzare progetti di interesse comune. Soddisfazione è stata espressa dalla CAN costiera, il cui ruolo sarà di coordinare gli interventi tenendo i contatti con gli organi dell'autogoverno locale nel capodistriano per mettere a disposizione degli interessati, traduttori oppure enti pubblici, gli strumenti che saranno ottenuti dagli scambi con la Regione FVG.
Come ha spiegato Andre Bartole segretario della Can costiera “la firma di questo accordo permette di ragionare oltre l’organizzazione di convegni e seminari per quanto riguarda la terminologia e le traduzioni, ma anche nell’ambito di progetti tra Italia e Slovenia, tra le due comunità minoritarie, la regione e la Can costiera in ambito di traduzione e bilinguismo e anche nella ricerca di fondi in ambito europeo per organizzare dei progetti comuni”.
Il Presidente della Can costiera, Alberto Scheriani ha puntato sulla collaborazione reciproca che si è instaurata da anni “si collaborerà su numerosi punti, il nostro interesse riguarda la lingua italiana mentre la comunità slovena è interessata alla lingua slovena. Ci sarà una collaborazione a tutti i livelli per quello che riguarda le traduzioni, ci sarà pure uno scambio di buone prassi e l’utilizzo di programmi specifici per le traduzioni e la produzione di un glossario che ci permetterà di utilizzare i termini tradotti. Quindi mettere in sinergia una macchina, anche complessa per vaolirazzre entrambe le lingue”
Soddisfazione è stata espressa anche dell'assessore alle Autonomie locali, corregionali all'estero e lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti “Questo è un accordo nel quale ci guadagnano tutti. Da una parte abbiamo la Can costiera, l’organizzazione che rappresenta la comunità italiana in Slovenia, che ha fatto partire quello che noi abbiamo fatto partire nel 2018 e quindi stare accanto a noi e capire quali sono gli errori da non commettere e quali sono le buone pratiche da portare avanti, sarà sicuramente un elemento di vantaggio per la Can costiera. Noi continuiamo a riscontrare dei problemi che stiamo continuando ad affrontare rispetto alle traduzioni in particolar modo nelle pubbliche amministrazioni che sono quelli della normazione dei termini giuridici".

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter