È stata una vera e propria festa in famiglia, quella organizzata dal sodalizio parentino per ricordare i 75 anni di attività, con il teatrino comunitario pieno fino all'ultimo posto per godersi lo spettacolo messo in scena dai gruppi della locale scuola elementare italiana e da artisti talentuosi, vicini o attivi in comunità. Accorsi a festeggiare questo importante traguardo il vice-presidente del Sabor e deputato della CNI Furio Radin, la vice-presidente della Regione istriana Jessica Acquavita, il presidente dell'UPT Paolo Rovis e quello della Giunta esecutiva dell'Unione italiana Marin Corva, del Consiglio CNI regionale, Ennio Forlani nonchè tante altre personalità della vita socio-culturale dell'area.
A complimentarsi per l'attività svolta dal sodalizio, tassello importante della vita sociale e culturale cittadina il sindaco Loris Peršurić . "C'è un'ottima collaborazione tra la CI e l'amministrazione comunale, lavoriamo in perfetta simbiosi nella salvaguardia delle peculiarità del nostro territorio di cui la componente italiana è parte integrante", ha detto il primo cittadino che ha rilevato l'importanza del lavoro con i giovani ricordando l'impegno municipale nell'assicurare spazio alle sezioni italiana nei 5 nuovi asili costruiti o in costruzione nell'area comunale.

Foto: Radio Capodistria
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Il presidente della Comunità degli italiani, Ugo Musizza che è pure vice-sindaco, ha espresso infinita gratitudine ai suoi predecessori che hanno svolto un lavoro immane in tempi ben più difficili di quelli odierni. "Ci hanno insegnato ad andare avanti con il rispetto, fede e amore verso il prossimo che è l'unica via per costruire una società e un mondo migliore", ha detto Musizza aggiungendo: "Abbiamo radici profonde e con le radici abbiamo direi un'impronta romano-veneta che è impressa nelle pietre, nelle nostre anime, nel nostro sangue e nella nostra cultura e questa è una cosa che nessuno può cancellare". A Parenzo dunque, grande fiducia nel futuro e nei giovani. "Abbiamo i bambini, cresceranno; non li indottriniamo perché devono sentire da soli la loro appartenenza e la sentono ed è questo che mi da fiducia per il futuro di tutta la nostra comunità in Istria", ci ha detto Ugo Musizza.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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