Foto: BoBo
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L’imperativo è uno e unico: andare a votare. Perché come è stato ripetuto innumerevoli volte nel corso della breve campagna elettorale da tutti ma proprio tutti i candidati i numeri contano. Nessuno vorrebbe il ripetersi della bassissima affluenza alle urne registrata 4 anni fa quando degli all’incirca 32 mila aventi diritto, si erano recati a votare all’ incirca 5 mila 300 persone ovvero poco più 16 per cento. Vero è che la consultazione si era svolta a luglio e dunque a stagione estiva ben avviata ma in tanti temono che neppure la data del 26 giugno riuscirà ad elevare la partecipazione. Ci sono poi altre contestualità: il numero chiuso dei candidati in corsa per l’Assemblea dell’UI con una quarantina di sodalizi che ha presentato lo stesso numero di concorrenti a quello riservato nell’organismo; la corsa unica - quella dell’uscente Marin Corva- per la Giunta esecutiva. Ci hanno pensato i due candidati alla presidenza UI: Maurizio Tremul e Felice Žiža a vivacizzare il tutto e a rendere più interessante anche questa domenica elettorale. In questi ultimi giorni i due contendenti hanno avuto modo di presentare i rispettivi programmi che vedono nel rafforzamento del ruolo politico dell’Unione italiana, la sua unitarietà e l’uniformità di trattamento della CNI alcuni obiettivi comuni che divergono però nella modalità di attuazione e soprattutto nel rapporto con altri enti e istituzioni che in un modo o nell’ altro collaborano con la massima associazione rappresentativa degli italiani di Slovenia e Croazia. Visioni diverse che si esprimono pure nelle liste per l’Assemblea UI e per le strutture dei rispettivi sodalizi che si contrappongono in alcune Comunità degli italiani quali Pola, Rovigno, Pirano, Capodistria ed in parte Buie, Fiume ed Umago. Fa riflettere comunque la frase sentita dire stamattina dalla dirigente di una CI del buiese: “Se si candidano più persone allora dicono che siamo divisi, spaccati che ci sono conflitti interni al sodalizio se i candidati sono unici diventiamo subito antidemocratici”.

Lionella Pausin Acquavita