Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna
Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna

Continua il tour nelle comunità degli italiani del deputato al seggio specifico Felice Žiža ripreso a Pirano qualche settimana fa dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia. Di questa ha voluto parlare in apertura, sollecitato dal presidente della comunità degli italiani di Capodistria Mario Steffè; e come dottore e non come politico, ha invitato tutti a vaccinarsi. Un tema che ha coinvolto i presenti che sono intervenuti facendo domande sulla situazione epidemiologica e sulla campagna vaccinale.

"Una situazione non facile" per il paese anche quella politica, ha detto Žiža; riferendosi allo scontro ideologico in corso, che vede secondo lui i due deputati delle comunità nazionali, italiana e ungherese, spesso messi sotto pressione. Una quadro quello che sta vivendo attualmente la minoranza che lui ha definito "anomalo" e che viene affrontato seguendo la linea condivisa tempo fa con i vertici della Can costiera, impostata sulla collaborazione con tutti i governi e i consigli comunali; ritagliandosi, però, sempre una certa autonomia. "Collaboriamo sì, ma non al 100%; soprattutto quando si tratta di questioni ideologiche", ha dichiarato; sottolineando che più che i due deputati delle comunità nazionali a fare da ago della bilancia su questo tipo di temi in parlamento sono alcuni deputati del gruppo del Desus. "Non spetta alle minoranze far cadere il governo", ha ribadito Žiža anche in quest'occasione ; passando poi ad elencare una serie di traguardi che si sarebbero raggiunti in questi anni che spaziano dall'ambito scolastico, alla difesa del bilinguismo al sostegno dei media in lingua italiana.

Il presidente della Can costiera Alberto Scheriani è quindi intervenuto dicendo che "in questo momento ci stanno ad ascoltare" e che perciò spera che "questo governo non cada", in modo da "portare a casa i progetti ancora in cantiere". Tra questi, ha annunciato Žiža, ci dovrebbe essere la firma a dicembre da parte di Janša e Draghi di un accordo per un fondo condiviso rivolto alle due minoranze, italiana in Slovenia e slovena in Italia, che dovrebbe permettere investimenti nell'edilizia, soprattutto socolastica, e per lo sviluppo della base economica.

Si è poi passati a parlare del bilinguismo, ritenuto un tema caro ai membri della comunitá nazionale, presentando l'ufficio ad esso dedicato di prossima apertura e soffermandosi, con particolare attenzione, sui problemi riscontrati su questo fronte dagli italiani immigrati in Slovenia, soprattutto nel rapporto con l'ufficio imposte.

Un intervento articolato, quello del deputato; a conclusione del quale non è stato aperto alcun dibattito.

Barbara Costamagna