Gli undici candidati presenti avevano a disposizione un determinato minutaggio durante il quale hanno esposto i loro piani di sviluppo del Comune e fornito una loro valutazione sull’importanza della minoranza italiana. La maggioranza dei candidati si è detta d’accordo sul fatto che i programmi toccano praticamente i problemi noti a tutti, quello dei posti macchina a Pirano, lo sviluppo del turismo nell’area, la riqualifica del canale di San Bartolomeo a Sezza e tanti altri. Dušan Olaj degli Sd ripercorrendo i soliti problemi come il traffico e le infrastrutture ha voluto evidenziare invece un altro aspetto tralasciato dagli altri, quello della crisi energetica che inesorabilmente si abbatterà sull’Europa. Per quanto riguarda la Cni ha detto che questa è parte integrate della comunità e va preservata. “Possiamo vivere in sinergia” ha detto. Andrej Korenika ha sottolineato che la sua lista è la risposta all’immobilismo degli ultimi anni “il nostro programma contempla più di un mandato e pone in primo piano il cittadino e le sue esigenze”. “Viviamo in sintonia con la Cni e la lingua italiana va riavvicinata ai giovani” ha detto Korenika, precisando che nella sua lista vi sono rappresentati della minoranza. Ironicamente ha poi evidenziato come in base al gran numero di candidati a sindaco della Cni tra qualche anno i ruoli tra maggioranza/minoranza potrebbero invertirsi. L’indipendente Mihael Tomše ha invece detto che la sua pluriennale esperienza nell’amministrazione comunale lo ha portato ad ascoltare le persone, quelle comuni che necessitano di essere sentite; sulla Cni ha detto che se eletto sarà un buon interlocutore. “Il Piano regolatore rappresenta una fase strategica che non permetterà più malversazioni” ha detto il sindaco uscente Zadković elencando una serie di progetti portati a termine durante il suo mandato e in fase di realizzazione come il nuovo asilo di Santa Lucia. Zadković sottolineando poi l’ottima collaborazione con la Cni di Pirano ha elogiato il lavoro svolto nel mantenimento delle tradizioni e usanze. La connazionale Manuel Rojec, candidata del Movimento Libertà ha ribadito l’importanza del piano regolatore per portare a termine determinati progetti e per dare dell’ordine in materia di abusivismo edilizio “nel mio programma vi rientra il bilancio partecipativo” ha detto la Rojec aggiungendo che continuerà a lavorare per la Cni e per il rispetto dei diritti della minoranza. Gašpar Gašpar Mišič definendosi uomo d’azione ha detto che il programma portato avanti riflette i problemi vigenti e le loro soluzioni concrete. “Viviamo nella stessa comunità, siamo amici e dobbiamo rispettarci reciprocamente” ha detto per quanto riguarda il suo rapporto con la minoranza. Vojko Jevševar del Partito Democratico ha detto che i fondi sono limitati, mentre le promesse elettorali si stanno moltiplicando, “bisogna portare a termine i progetti in corso e lasciare perdere l’acquisizione dei campi da tennis facendo un favore al tycoon Petan” ha detto “viviamo insieme e continueremo a farlo, i diritti vengono garantiti dalla costituzione e dai documenti comunali mentre le finanze sono invece spesso insufficienti” ha detto Jevševar per quanto riguarda la minoranza. Un altro connazionale, Onelio Bernetić dell’Oljka ha detto di essersi candidato per ridare fiducia alle istituzioni e per aumentare la partecipazione dei cittadini al processo decisionale anche tramite il bilancio partecipativo, da appartenente alla minoranza ha detto che i finanziamenti sono importanti per garantire lo sviluppo della Comunità e per portare avanti “le nostre esigenze”.
Kristijan Cerovac ha invece portato all’attenzione la necessità di garantire i fondi necessari per affrontare l’imminente crisi energetica, disturbato dall’utilizzo del termine “minoranza” ha detto ribadito come casa Tartini sta diventando sempre più inaccessibile per i connazionali anziani. In tutto sette invece i punti esposti al candidato del partito resni.ca-verità Martel Antoni Santinni che ha spiegato che il clima mite del comune piranese dovrebbe indurre a sviluppare un’offerta turistica a 360 gradi, “continuiamo a rispettarci e essere contenti di fare parte della stessa comunità” ha commentato invece la sua visone del rapporto con la Cni. E infine Robert Fakin con la sua lista, il più anziano, ma niente in confronto a Biden, ha sottolineato, ha detto che il comune ha bisogno di un’economista e non più “di medici o fotografi”, il comune sta vivendo una fase di stagnazione e il bilancio non permette più certi investimenti da 17 milioni di euro come l’asilo di Santa Lucia, per quanto riguarda il rispetto dei diritti minoritari, Fakin ha detto che l’articolo 11 della costituzione e altre normative disciplinano con chiarezza i diritti e le eventuali sanzioni.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter