Allo scadere del mandato, tempo di bilanci. Per il presidente, Gianclaudio Pellizzer non ci sono dubbi: è stato un quadriennio proficuo specie per quanto riguarda l’affermazione di un’organismo importante ma al quale da anni si voleva assegnare un ruolo irrilevante. Tra i risultati maggiori, la pubblicazione del volume sugli statuti bilingui delle città e comuni istriani e l’impegno sul fronte del bilinguismo, con la proposta del relativo Decreto e quella sull’istituzione di un Ufficio per il bilinguismo. “Si sarebbe potuto fare di più ma la mancanza di fondi, la mancata professionalizzazione e altre condizioni oggettive l’hanno impedito” ha affermato Gianclaudio Pellizzer che in vista delle elezioni del 5 maggio prossimo ci ha dichiarato: “Noi stiamo preparando una lista. Fino all’ultimo momento non sapevamo quando si sarebbero svolte queste elezioni. Come si sa, noi tutti lavoriamo, siamo oberati dai nostri impegni ma ci stiamo dando da fare per preparare il tutto e presentare -in modo responsabile come abbiamo fatto quattro anni fa - la nostra candidatura a queste elezioni”.
Oltre che a ringraziare i consiglieri per il contributo dato, Pellizzer ha ricordato la buona collaborazione avuta con la dirigenza dell’Unione Italiana e con quella della Regione Istriana, in primo luogo con l’Ufficio per le minoranze. “Lo stato di salute della CNI non è ottimo ma penso che con un’azione mirata, sinergica e propositiva si possa avviare una controtendenza. Il pericolo è rappresentato dal tempo e dalle migrazioni, ma come connazionali dobbiamo far valere i nostri diritti e partecipare alla vita politica. Dobbiamo apprezzare il prossimo, ma essere partecipi alla vita comunitaria e porre il bene della CNI al di sopra di qualsiasi altro interesse” ha affermato, tra l’altro, Gianclaudio Pelizzer nel corso della seduta alla quale era presente , in qualità di ospite, pure il deputato italiano al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža.
Da rilevare che la seduta è stata aperta dalla relazione di Andrea Debeljuh, relativa alla ricerca commissionata proprio da Consiglio sulla vitalità della lingua italiana in regione. Quattro i comuni campione analizzati in questa prima fase - Buie, Torre, Rovigno e Sissano - dove con un'indagine sul campo che comprende enti pubblici ed aziende private viene valutata l’applicazione del bilinguismo visivo, l’uso della lingua italiana e la percezione nei confronti della lingua minoritaria.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO
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