Un trasloco, la casa nuova troppo piccola per accogliere tutti quei libri conservati amorevolmente per anni, ricordo di papà. Classici della letteratura, opere di consultazione, saggi e tanto altro. Ma non è facile trovare collocazione a una biblioteca privata attraverso una donazione. Spesso le istituzioni potenzialmente interessate, le biblioteche pubbliche soprattutto, hanno anch'esse problemi di spazio. E così, dopo gli inutili tentativi a Trieste, Cristina Derossi, figlia del professor Pietro Derossi, ha pensato - lei che istriana non è - alle associazioni della comunità italiana dell'Istria, e oggi è felice della pronta disponibilità ricevuta dalla Santorio Santorio di Capodistria. "Sapere che questi volumi saranno catalogati, potranno essere letti e riutilizzati da altre persone per me è un grande regalo. In un certo senso è come se l'anima di mio papà, che vive nei suoi libri, possa essere trasmessa ad altri. E poi Capodistria è vicina, quasi come essere in famiglia, potrò andarci e vederli quando vorrò". Quindi un regalo per me e spero anche per chi vorrà usufruire di questi fantastici libri".

È grata della donazione la Comunità degli italiani. "Siamo lieti - dichiara il presidente Mario Steffè - di aver potuto fruire di un lascito di volumi appartenuti al professor Pietro Derossi , che è stato insegnante al liceo Petrarca e poi docente di Storia della musica all'Università di Tieste. Si tratta principlamente di volumi di suo interesse specifico, che arricchiranno sicuramente l'offerta della biblioteca della Comunità degli italiani". Come nel caso di altre donazioni, una volta sistemati i libri sugli scaffali, la Santorio Santorio si impegna a evidenziare la provenienza del lascito, valorizzando il generoso gesto della signora Cristina ,"in quanto crediamo che si tratti di una iniziativa meritoria, rivolta all'arricchimento della proposta culturale in lingua italiana sul nostro territorio". (ornella rossetto)