Marko Gregorič, Barbara Costamagna e Agnese Babič Foto: Radio Capodistria /Stefano Lusa
Marko Gregorič, Barbara Costamagna e Agnese Babič Foto: Radio Capodistria /Stefano Lusa

Un dibattito molto pacato e tranquillo quello che ha visto partecipare Marko Gregorič capolista di "Uniti per Isola", l’unica lista per il Consiglio della locale Can e Agnese Babič, indipendente in corsa per il seggio specifico al Consiglio comunale. Assenti i controcandidati della lista "Uniti Per Isola", Enzo Scotto di Minico e Ambra Šlosar Karbič.

"Ci avrebbe fatto sicuramente più piacere avere più candidati e più liste per un confronto più vivace e in grado di stimolare una riflessione generale", ha spiegato Marko Gregorič, a capo dell'unica lista per la Can, che annovera tra le sue file, come spiegato da Gregorič, i presidenti delle due comunità isolane. Un evento molto importante per superare le dinamiche campanilistiche del passato. "

Ho deciso di candidarmi al seggio specifico da indipendente in quanto credo che questo incarico richiede la capacità di rappresentare tutti", dice invece Agnese Babič, aggiungendo che "la composizione del prossimo Consiglio comunale vedrà molti volti nuovi e il consigliere della minoranza dovrà essere in grado di porre all’attenzione le problematiche minoritarie". "Dobbiamo essere più attivi e presenti", spiega la Babič, "non solamente nel garantire il rispetto dei diritti minoritari ma anche nelle questioni che riguardano lo sviluppo della città". La conoscenza dell’italiano negli istituti sloveni, non è adeguata; e questo è un dato preoccupante sottolinea la candidata, ricordando che trovandoci in una zona di confine questa vicinanza dovrebbe essere sfruttata meglio. "

È vero che molti bambini e ragazzi vengono iscritti nelle scuole italiana perché in quelle di maggioranza c’è poco spazio", dice la Babič che afferma di essere favorevole alla promozione della lingua e cultura italiana al fine di evitare la ghettizzazione. Il problema principale per lei non è sicuramente il numero, ma la qualità delle scuole. Sulla toponomastica invece, un’integrazione presentata alla cittadinanza in modo adeguato non turberà la popolazione della maggioranza, precisa la Babič, che per quanto riguarda invece il tema delle due comunità isolane dice che è favorevole ad una futura unione, per la quale sono stati già fatti passi in avanti con la collaborazione in atto in diversi progetti tra la "Dante Alighieri" e la "Pasquale Besenghi degli Ughi".

Marko Gregorič ritiene che ci sarà molto da fare nel campo del rispetto del bilinguismo: "Abbiamo un decreto risalente al 2002, sicuramente datato alle nuove esigenze che richiedono il rispetto del bilinguismo anche sul web". "L’uso dell’Italiano è in calo, il tessuto sociale è cambiato a Isola, ma non possiamo lamentarci", aggiunge Gregorič, dicendosi anche "favorevole all’inclusione dei bambini non italiani nelle nostre scuole". "È vero, però, che dobbiamo ripensare il ruolo delle nostre scuole", sottolinea, "per capire quale è il tetto massimo che vogliamo stabilire".Ritornando sul discorso della Lista trasversale, Gregorič spiega che si tratta di un importante passo per il dialogo tra le due parti: "si sta lavorando in una buona direzione, ma saranno i rispettivi direttivi delle Comunità a decidere".

Sulle resistenze per l’assegnazione a livello comunale di un riconoscimento al pugile isolano Nino Benvenuti, Gregorič definisce l’odierna assegnazione del premio Isola d’Istria come un riconoscimento all’esule, al campione del mondo e allo sportivo Benvenuti e non al politico.