Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Qualche sassolino dalla scarpa Maurizio Tremul se lo è voluto togliere specie nei confronti dei suoi detrattori mentre non lo rallegra certamente il fatto di essere- per la prima volta nella sua lunga carriera politica- candidato unico.

Con Marin Corva candidato alla presidenza della Giunta esecutiva e suo stretto collaboratore da una decina di anni i patti sono chiari e l’esecutivo sarà autonomo. A quanti assegnano al ruolo del presidente UI un semplice ruolo di rappresentanza Tremul risponde “Il presidente dell’Unione ha per Statuto delle funzioni importanti, rappresenta istituzionalmente l’UI ma è anche cofirmatario di tutti i documenti principali”.

Sul dibattito tra chi sostiene la necessità di rafforzare il ruolo delle Comunità e di quanti invece vogliono un Unione Italiana forte Tremul ricorda che “E’ necessario dare maggiori competenze all’ Attivo consultivo delle Comunità degli Italiani cosa che avevo proposto quattro e anche otto anni fa ma che non sono mai entrate in discussione vera in Assemblea”.

L’ Unione italiana necessita di riforme e cambiamenti dice Tremul aggiungendo che “Abbiamo delle idee chiare dove vogliamo andare ma prima di indicarle completamente dobbiamo parlare con l’Assemblea, con i connazionali, fare un confronto con loro dopo di che verificare assieme queste priorità non dal lato di un diktat che può fare un piccolo ras locale ma invece facendo una condivisione seria di un dibattito”.

Tremul dovrà interrompere prossimamente il suo rapporto di lavoro con l’Unione Italiana visto che il ruolo di presidente è onorifico ‘’non ho creato salvagenti in questo periodo perché mi sono dedicato anima e corpo all’ Unione Italiana e non ho mai perseguito i miei interessi personali ovviamente adesso avrò qualche mese a disposizione per trovare un posto di lavoro, non so’ quale sarà, e poi continuerò a fare il presidente dell’Unione Italiana per i prossimi quattro anni”.

E ancora Tremul sull’ importanza di andare a votare domenica prossima: “Dobbiamo avere la responsabilità e la coscienza di sentire proprie le Comunità degli Italiani, l’Unione Italiana. Votare è un diritto ma anche un dovere un modo per affermare la nostra italianità ma è un modo anche per affermare il nostro amore per la Comunità nazionale italiana”. (lpa)