Foto: EKoperCapodistria
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Presenti più di cento espositori provenienti da Slovenia, Italia e Croazia, tra cui per la prima volta la Can Costiera, la quale ha promosso le proprie attività nell’ambito dei bandi pubblici e dei progetti europei. Sono stati tra i pochi che hanno rispettato le norme sul bilinguismo, non solo riportando il loro nome completo in italiano e in sloveno, ma anche offrendo gli opuscoli informativi in ambo le lingue, con l’aggiunta dell’inglese. Quindi il bilinguismo è stato rispettato? Inizialmente poteva sembrare di sì, con le sponsorizzazioni dell’evento, il volantino e il saluto iniziale bilingue, ma per il resto non è stato così.

Foto: Radio Capodistria
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L’Arena Bonifika si è riempita di stand di imprese di ogni settore, pubbliche e private, ma quasi nessuna di loro ha riportato i loro nominativi oppure il materiale informativo in italiano. Mancanza che è balzata all’attenzione del personale della presente Can Costiera, in particolare all’Ufficio per il bilinguismo, con il quale abbiamo parlato per avere un riscontro, a partire dalla traduttrice Chiara Vianello.
“Cerchiamo di dare sempre il buon esempio, questa cosa deve partire da noi ed è un peccato che alcuni espositori non abbiano dato la giusta attenzione e rilevanza al bilinguismo. Sicuramente sarà un'occasione per far capire agli altri la presenza e l'importanza dell'italiano su questo territorio e per contattare gli organizzatori e ricordare loro che negli anni futuri la presenza del bilinguismo sarà una cosa che dovranno prendere in considerazione.”

Foto: Radio Capodistria
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Della stessa opinione anche la collaboratrice professionale, nonché responsabile della gestione delle segnalazioni relative al bilinguismo, Kim Jakopič.
“La fiera è stata pubblicizzata in modo bilingue, quindi correttamente, come il saluto all’inizio dell’evento. Relativamente agli espositori invece, interverremo soprattutto per il settore pubblico, per quanto riguarda le affissioni, quindi il nome dei singoli enti, vista l’assenza del bilinguismo, mentre per le ditte private, dato che si tratta di nomi propri, questo intervento non sarà necessario. Però ci occuperemo del materiale informativo, quindi tabelloni e cartelle che forniscono le informazioni necessarie per i futuri dipendenti.”

Foto: Radio Capodistria
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Tra i tanti giovani presenti alla fiera, abbiamo avuto occasione di parlare con una connazionale, Sara Vesnaver, studentessa di Italianistica, che ha riscontrato delle difficoltà a colloquiare con gli espositori. “Mi ha creato un po' di disagio camminare tra gli stand e non poter parlare con quasi nessuno a causa della lingua. Mi sarebbe bastato chiedere qualche informazione per capire se ci fosse stata la possibilità di trovare un lavoro che comprenda anche la lingua italiana.”

Ancora una volta le norme sul bilinguismo nel territorio d'insediamento nazionalmente misto sono state violate, questione che è stata portata all’attenzione del direttore della sede di Capodistria dell'Istituto di collocamento, Vladimir Popovič, il quale ha affermato che tale mancanza verrà presa come esempio per il prossimo anno e che verrà proposta una collaborazione con l’Ufficio per il bilinguismo della Can Costiera per l’organizzazione della fiera in modo da rispettare tutte le norme previste.

B.Ž.